Ad un extraterrestre che, per capire il significato delle parole videogioco, flipper, biliardo, simulatore o quant’altro, avesse avuto la malsana idea di andarsi a leggere il decreto sui comma 7
Ad un extraterrestre che, per capire il significato delle parole videogioco, flipper, biliardo, simulatore o quant’altro, avesse avuto la malsana idea di andarsi a leggere il decreto sui comma 7 appena trasmesso dalla ADM a Bruxelles per la procedura di notifica, sarebbe davvero difficile spiegare che trattasi di puri e semplici apparecchi da intrattenimento e non di armi di distruzione di massa!
E si, perché la loro produzione è regolata in modo a dir poco cervellotico e maniacale, con un intento che non potremmo definire diversamente che dissuasivo, probabilmente per evitare che il settore amusement possa in qualche modo (ma non sappiamo quale) inficiare il dorato e lucroso mondo del gaming.
Per quanto riguarda le ticket redemptions, l’inquadramento nella nuova cornice normativa introdotta dalla legge 288/12 (Finanziaria 2013), se da un lato permette il superamento di ogni possibile contestazione circa l’erogazione dei tagliandi/premio, dall’altro esclude in maniera esplicita il loro utilizzo nell’ambito delle operazioni a premio disciplinate dal D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430.
Inutile dire quale danno incalcolabile ne derivi per l’industria, ma l’aspetto più inquietante è che questa disposizione – come si legge nel “messaggio” allegato al testo del decreto inviato alla Commissione Europea – “mira sia ad escludere, come constatato in passato nella prassi, che attraverso apparecchi di cui al comma 7 si consenta di conseguire vincite in denaro, sia a far ricadere la regolamentazione di tali apparecchi interamente nell’ambito di competenza dell’amministrazione economico-finanziaria (unica autorità amministrativa con potestà regolatoria in tema di giochi pubblici)”.
In altre parole, la colpa è tutta dei totem, che mascherano dei veri e propri giochi d’azzardo proprio agganciandosi alle operazioni a premio. Però, qui non possiamo nascondere tutto il nostro sconcerto: visto e considerato che le autorità non sono assolutamente in grado di contrastare questo turpe fenomeno, è stata fatta di tutta l’erba un fascio, tirandoci dentro anche gli apparecchi più innocenti!
Con questo, non vogliamo dire che la prassi, piuttosto diffusa, di mettere in palio in sala giochi premi sin troppo ricchi fosse giusta. Anzi, a volerla dire tutta, è stata questa la causa scatenante di tutte le polemiche contro le ticket redemptions. Però, non ci sarebbe voluto molto a mettere dei paletti per permettere a tale tipologia di gioco di continuare ad avere un senso concreto, ovvero di dare la possibilità di accedere, attraverso l’accumulo dei ticket, a premi un pochino superiori ai soliti, inutili gadget. Magari, di paletto ne sarebbe bastato uno solo: quello di definire il valore massimo del premio, diciamo ad una quota di 100 euro, con la condizione che a ritirarlo sia sempre un maggiorenne.
Per il resto, nulla di nuovo all’orizzonte, perché il testo del decreto inviato a Bruxelles lo si conosceva già dal dicembre scorso. Né avevamo la minima speranza che le osservazioni fatte dalle rappresentanze di categoria potessero essere ascoltate. Anzi, ci viene il sospetto che la pur giusta e doverosa iniziativa associativa di muoversi presso la Comunità Europea per verificare la compatibilità del sistema italiano, abbia in qualche modo alterato la suscettibilità della ADM al punto da indurla a farlo partire zitta zitta e quatta quatta, mentre i rappresentanti dell’industria erano ancora in fervida attesa di un confronto.
Alcune riflessioni nel dettaglio
Artt. 2 e 3 – Nomenclatore e requisiti minimi degli apparecchi
Art. 4 – Ulteriori requisiti comma 7A
Art.5 – Ulteriori requisiti comma 7C
Art.6 – Ulteriori requisiti comma 7cbis e 7cter
Art. 7 – Scheda esplicativa; Art. 10 Verifica tecnica
In conclusione, siamo consci che al nostro extraterrestre non riusciremo a spiegargli un bel niente. E allora, intonando la vecchia canzone di Eugenio Finardi, gli diremo: “Extraterrestre portami via voglio una stella che sia tutta mia, extraterrestre vienimi a cercare voglio un pianeta su cui ricominciare…”
Marco Cerigioni – PressGiochi
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