Il comune di Pavia per contrastare le slot esprime la sua intenzione di agire attraverso linee alternative all’incentivazione dei locali no-slot, in particolare “riqualificando” i bar e aiutando gli esercizi
Il comune di Pavia per contrastare le slot esprime la sua intenzione di agire attraverso linee alternative all’incentivazione dei locali no-slot, in particolare “riqualificando” i bar e aiutando gli esercizi commerciali a guadagnare senza l’uso di slot, ma attraverso la creazione di eventi folkloristici. In questa ottica è stato indetto “Quartieri no slot”.
“I soldi dati ai bar perché dismettano le slot machine non funzionano – ha dichiarato il vice sindaco e assessore alle Attività produttive Angela Gregorini – E questo vale per Pavia che ha erogato i contributi con la precedente amministrazione, come per le altre città della Regione. Abbiamo pensato di agire sul core business del bar che deve fare i cappuccini e abbiamo pensato di sensibilizzare le persone perché frequentino quel bar”.
“Nel corso del 2015 – ha proseguito l’assessore alle Attività produttive – 23 esercizi pubblici hanno dismesso le slot e oggi abbiamo 47 macchinette in meno sul territorio comunale. Siamo tra le città più virtuose e ci chiedono di raccontare la nostra esperienza”.
“Abbiamo pensato di riempire i bar di persone che si incontrano e parlano – ha concluso l’assessore alle Politiche sociali Alice Moggi – e, come spesso accade con questa amministrazione, abbiamo pensato di partire dai quartieri periferici”.
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