13 Gennaio 2025 - 06:55

AGCOM: gioco e minori. Più che proibire, occorre costruire una sana base culturale sul gioco d’azzardo

Roma – Si è tenuto questo pomeriggio presso l’Agcom l’incontro dal titolo ‘Gioco d’azzardo: media e minori, Quali regole?’ promosso oltre che dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni anche dall’on.

02 Maggio 2016

Roma – Si è tenuto questo pomeriggio presso l’Agcom l’incontro dal titolo ‘Gioco d’azzardo: media e minori, Quali regole?’ promosso oltre che dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni anche dall’on. del Pd Lorenzo Basso componente dell’Intergruppo parlamentare sul gioco d’azzardo e promotore di un progetto di legge per il divieto assoluto delle pubblicità legate al gioco.

I vari relatori presenti al convegno hanno mostrato lo sforzo di analizzare il problema da un punto di vista analitico e scientifico senza preconcetti, concentrando le propri analisi su tre filoni fondamentali che hanno riguardato, in tema di pubblicità del gioco d’azzardo, prima i problemi posti dalla rete Internet per quanto riguarda la comunicazione del gioco rivolta ai minori; un proibizionismo di parte che si scontra con una realtà che impone il riconoscimento della normativa vigente in Italia e in Europa che pur prevedendo restrizioni è prevalentemente liberale e, infine, la volontà di costruire la tutela del minore su una base colturale che porti a migliorare la normativa italiana. Nell’incontro è soprattutto emersa la soddisfazione dei rappresentati dell’Authority di fronte alle limitazioni imposta dalla Stabilità 2016 e rispettate ampiamente soprattutto dalle Tv generaliste.

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Lorenzo Basso del Pd da anni sostenitore del divieto assoluto della pubblicità del gioco d’azzardo ha ricordato come la sua proposta “firmata da 325 deputati rimane ancora ferma alla Camera e non riusciamo a portarla in aula. Occorre rafforzare – ha detto Basso – i divieti contro la pubblicità dei giochi e non vederli solamente come una misura protezionistica ma anche come un modo per mandare un nuovo messaggio educativo e riproporre ai giovani una cultura dell’impegno e del lavoro che si ponga in antitesi rispetto a quella dell’aleatorietà e delle vincite facili che si propina ogni giorno ai ragazzi”.

Infine, ha evidenziato l’on. del Pd “Il problema rimane l’online e l’impossibilità di contenere la pubblicità sul fronte web, pensiamo ad esempio alla pubblicità delle scommesse trasmessa durante gli eventi sportivi alla Tv, ai giganteschi richiami ai bookmaker presenti negli stadi che possono sicuramente creare problemi sui minori”.

 

“La Stabilità 2016 – ha ricordato Benedetta Liberatori, direttore ai contenuti audiovisivi dell’AGCOM – ha prodotto una marea di richiesta di chiarimenti da parte degli operatori, ma tuttavia, mancando il decreto di attuazione, non sono applicabili le misure sanzionatorie previste per quanto riguarda le tutele ai minori. Inoltre si sovrappongono le competenze tra i Monopoli ed Agcom e non si tiene in considerazione che la norma sulla pubblicità prevista dalla legge di Stabilità non valuti assolutamente il fatto che Internet sfugge ancora ad ogni controllo. Ad esempio, – ha ricordato Liberatori – nel Regno Unito, oltre ad intervenire sulla pubblicità dei canali generalisti, si interviene anche sui siti internet, Uk rappresenta per questo un punto di riferimento importante a cui l’Italia dovrebbe guardare.

Va tuttavia mostrata soddisfazione per l’immediato adeguamento delle Tv generalista agli orari imposti dall’ultima Manovra; stanno diminuendo gli spot a pagamento, si rispettano le norme sul warning e nessuno degli spot ha i minori come protagonisti”.

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