L’Associazione AGCAI (Associazione Gestori e Costruttori di Apparecchi da Intrattenimento), ha fatto pervenire una lettera aperta ai referenti della Conferenza Stato Regioni. In particolare si rivolge al Presidente Stefano Bonaccini,
L’Associazione AGCAI (Associazione Gestori e Costruttori di Apparecchi da Intrattenimento), ha fatto pervenire una lettera aperta ai referenti della Conferenza Stato Regioni.
In particolare si rivolge al Presidente Stefano Bonaccini, all’Assessore Sanità Regione Piemonte Antonio Saitta, al Vice Presidente ANCI Umberto Di Primio, al Coordinatore della Commissione Affari Finanziari della Conferenza delle Regioni Assessore Massimo Garavaglia. Tutti i governatori regionali e a molti sindaci che nell’utimo periodo si sono occupati seriamente del settore giochi sono coinvolti nell’appello dell’associazione dei costruttori di apparecchi.
“In virtù delle recenti questioni relative al settore degli apparecchi con vincita in denaro (Slot e Vlt) e della trattativa in essere tra Governo ed enti locali,- spiega AGCAI – da concludersi entro il 30 aprile in sede di Conferenza unificata – così come previsto dall’ultima legge di Stabilità – gradirebbe un incontro con lei al fine di poter esporre una serie di criticità riguardanti l’orientamento che molti esponenti politici stanno sostenendo, proponendo di relegare il gioco in ambienti dedicati (dette sale da gioco), con lo scopo di impedire l’accesso ai minori.
In realtà, come dimostrato da recenti indagini, i minori nelle sale da gioco e nelle sale scommesse entrano con molta facilità nonostante il divieto di accesso. I locali pubblici, al contrario, in particolare bar e tabacchi, non sono di fatto più frequentati dai minori già da diversi anni in quanto essi preferiscono altre forme di gioco come il gioco on-line, scommesse e gratta e vinci. Inoltre, al pari delle sale da gioco, anche nei locali pubblici vi è un esercente delegato a controllare che i minori non giochino, al pari dell’esercente delle sale che dovrebbe vietarne l’accesso al gioco.
A tal proposito è importante evidenziare fin da subito un importantissimo fatto che molti tendono a nascondere: le sale da gioco sono luoghi molto più pericolosi dei locali pubblici: in tali ambienti dedicati infatti oltre alle classiche slot machine da bar – dette Awp, che accettano esclusivamente monete metalliche, con una puntata massima di 1€ per partita ed una vincita massima di 100€ – sono presenti anche le slot machine di ultima generazione – dette VLT, che accettano anche banconote, con una puntata massima di 10€ per partita ed una vincita massima di ben 500.000 €. Nelle sale da gioco dunque sono presenti le VLT, apparecchi da casinò gestite dalle multinazionali, dove è possibile perdere migliaia e migliaia di euro in un solo giorno, una cifra che giocando alle classiche slot machine da bar occorrerebbero giorni interni per perdere.
In altri termini, se è vero che le slot machine da bar sono già degli apparecchi pericolosi in quanto permettono di perdere in un giorno alcune centinaia di euro, le VLT da sala sono apparecchi dieci volte più pericolosi in quanto permettono di perdere al giocatore migliaia di euro in poche ore.
Bisogna dunque stare molto attenti prima di indirizzare i giocatori verso le sale da gioco in quanto peggiorerebbe inevitabilmente il disagio sociale e gli effetti ludopatici proprio perché in tali ambienti non vi sono limiti alla perdita conseguibile dal giocatore, essendo veri e propri Mini-casinò totalmente d’azzardo.
Occorre inoltre tenere presente che i locali pubblici non sono luoghi destinati esclusivamente al gioco e quindi il giocatore non è immerso in un ambiente privo di qualsiasi deterrente di ordine sociale come accade nelle sale da gioco. Nei locali pubblici, ad esempio, vi è certamente la supervisione degli esercenti commerciali nonché il continuo flusso di persone, due aspetti che contribuiscono naturalmente a controllare eventuali eccessi dei giocatori. Nelle sale da gioco, invece, un locale buio e privo della luce del sole contribuisce a far perdere la concezione del tempo all’utente.
Come da noi più volte proposto, se davvero si volesse tutelare il giocatore e prevenire gli effetti sociali collegati al gioco patologico, bisognerebbe sostituire le attuali slot machine (di per se già pericolose) con apparecchi ancor meno aggressivi, che non permettano tecnicamente e preventivamente al giocatore di perdere oltre una certa somma, ad esempio una somma paragonabile a quanto si spenderebbe giocando ad un normale flipper (10/15 € all’ora). In tal modo si potrebbe prevenire e contrastare la compulsività del giocatore in quanto non potrebbe mai perdere oltre una certa somma oraria.
AGCAI rivolge pertanto un accorato appello a tutte le istituzioni sopra elencate, affinché i giocatori non vengano indirizzati nelle sale da gioco che rappresentano un vero inferno per i giocatori in termini di gioco d’azzardo, indirizzarli in tali ambienti rappresenta l’esatto contrario di quello che si potrebbe fare per tutelarli e per limitare gli effetti sociali connessi a tale tipologia di gioco”.
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