13 Gennaio 2025 - 06:31

Regione Liguria: verso un testo unico sulle sale giochi e Gap; il Cal da l’ok alla proposta Melis

Regolamentare le sale da gioco e contrastare le forme di dipendenza patologica nei Comuni liguri: su questo tema estremamente diffuso sul territorio si è pronunciato oggi il Cal, esprimendo parere

28 Aprile 2016

Regolamentare le sale da gioco e contrastare le forme di dipendenza patologica nei Comuni liguri: su questo tema estremamente diffuso sul territorio si è pronunciato oggi il Cal, esprimendo parere favorevole alla proposta di legge regionale n. 80 del 21 aprile 2016 presentata dai pentastellati Andrea Melis, Francesco Battistini ed altri .

 

“La proposta di legge in oggetto razionalizza e semplifica l’attuale dettato normativo in materia, proponendo il riordino in un Testo Unico, che dovrebbe garantire una maggiore incisività nella regolamentazione delle sale da gioco e la prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico – ha spiegato Giorgio Guerello, presidente del Consiglio delle Autonomie Locali della Liguria. – Con questa motivazione il Cal ha espresso oggi all’unanimità parere favorevole”.

 

Si va quindi verso un Testo Unico con l’obiettivo di salvaguardare la salute dei cittadini attraverso la prevenzione e il contrasto alla forme di dipendenza patologica derivanti dal gioco d’azzardo, che colpiscono soprattutto le fasce più deboli della popolazione. Prevista anche l’istituzione di un Osservatorio regionale su gioco d’azzardo patologico, con compiti di monitoraggio, assistenza e consulenza nell’ambito delle attività terapeutiche a soggetti affetti da dipendenza patologica, nel quale il Cal auspica il coinvolgimento delle realtà del terzo settore più impegnate nella lotta all’azzardo.

 

“La Liguria è sempre stata all’avanguardia a livello nazionale, con una legge emanata nel 2012, e molti Comuni si sono dotati di regolamenti in materia – ha commentato Rosario Amico, vice presidente di Anci Liguria –. Salutiamo quindi con grande favore questa nuova proposta, che prevede inoltre forme premianti di defiscalizzazione per gli esercizi “no slot” e la possibilità per i Comuni di individuare ulteriori luoghi sensibili a cui applicare la distanza limite di 300 metri dalle sale gioco”.

 

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