23 Dicembre 2024 - 06:31

Riforma Ippica: evidenziati i principi imprescindibili per affidare ampia autonomia all’organismo privato che gestirà il settore

Per la Lega Ippica Italiana il Governo deve intervenire per evitare comportamenti controversi da parte degli attuali uffici. I due ministeri di riferimento per il settore – spiega la Lega

26 Aprile 2016

Per la Lega Ippica Italiana il Governo deve intervenire per evitare comportamenti controversi da parte degli attuali uffici.

I due ministeri di riferimento per il settore – spiega la Lega Ippica commentando il convegno tenuto a roma lo scorso martedì – erano entrambi rappresentati nelle loro massime cariche: il Mipaaf dal delegato del Ministro Martina On. Angelo Zucchi, Capo di Gabinetto, ed il Mef dal Sottosegretario con delega ai Giochi On. Pierpaolo Baretta che ha, come previsto, tratto le conclusioni confermando che “la Riforma è già delineata, con la preziosissima collaborazione del Ministro Martina e dell’On. Zucchi, nell’ambito del Collegato Agricolo utilizzando anche il lavoro già realizzato in ambito di Delega fiscale”

Era fondamentale spiegare che l’organismo privato, costituito e guidato dagli ippici, deve necessariamente essere dotato di una autonomia operativa che possa consentire sia l’ottimizzazione della raccolta delle risorse attraverso ogni forma di scommessa possibile sia un intervento tempestivo in ambito disciplinare permettendo così un vero e proprio rilancio della proposta.

A tal riguardo gli interventi di Baretta sono stati molto chiari nell’attribuire a Lega Ippica una forma di “autonomia istituzionale, gestionale e di mercato” che dovrà comunque essere ben chiarita dalla stesura del Decreto.
Senza questa certezza sarebbe praticamente impossibile definire e rendere pubblico il Piano Industriale giustamente richiesto dal Sottosegretario.

I relatori hanno ben fatto la loro parte evidenziando quali sono le leve necessarie per l’attuazione degli interventi basilari necessari al rilancio etico e sportivo nonché al raggiungimento dell’autonomia economica che sono chiaramente gli obiettivi primari individuati anche da tutte le forze politiche in campo.

Ha aperto il Presidente di Lega Ippica Dott. Gerardo Longobardi spiegando che dovrà essere una Riforma fatta come si deve, in piena collaborazione con tutte le forze del settore e che dovrà dare all’organismo nascente una ampia autonomia operativa. A queste condizioni i risultati positivi si potrebbero raggiungere fin dal prossimo anno.

Ha fatto seguito l’intervento, molto tecnico, del Dottor Cangianelli di MAG che, numeri alla mano, ha evidenziato la disastrosa caduta di tutti i valori economici a cui assistiamo da dieci anni e gli interventi necessari per invertire il trend riportando nel 2018 il livello delle risorse disponibili per la filiera ad una crescita che potrà poi affermarsi negli anni successivi.

Si è poi voluto toccare tre importanti aree di intervento:
– tutela del benessere di Cavalli e di Uomini, una necessità espressa con grande sentimento dalla Dott.ssa Giordana Marcolini responsabile della Commissione Tutela Salute e Benessere del Cavallo di Imprenditori Ippici Italiani.
– riconquistare la fiducia di operatori, pubblico e appassionati attraverso la corretta applicazione delle Regole, un principio spiegato chiaramente dal Dott. Alessandro Ferraris.
– attuare un forte piano di Formazione per ridare dignità al settore e riportare in auge la cultura ed i valori di cui l’ippica italiana era portatrice fino a 20 anni fa, un concetto fondamentale riportato nell’intervento del Colonnello Giuseppe Satalia Presidente di Scuola Ippica Italiana.

Poi l’intervento del Dott. Giuseppe Bicocchi di Confagricoltura che, nel sostenere il progetto di Lega Ippica, ha chiaramente evidenziato la differenza tra l’importanza di incentivi per l’allevamento e l’inutilità di interventi puramente assistenzialistici e sostenuto che il mercato impone una selezione naturale che colpisce chi non si adegua ai cambiamenti del mercato stesso.

La conclusione del Sottosegretario Baretta è stata estremamente chiara e determinante:
“Lega Ippica Italiana dovrà avere autonomia istituzionale, gestionale e di mercato.
A fronte di interventi legislativi e di governo, seppure in un regime di vigilanza pubblica, deve garantire che l’ippica arrivi a non essere più un settore assistito ma gestito in maniera autonoma.
Dallo stato di crisi bisogna uscire in un decalage perchè un percorso come questo va assistito finanziariamente.
La forza del rilancio passa dalla validità di un Piano Industriale con il quale potremmo essere appetibili anche all’estero.
Sono fiducioso. Vedo la voglia di ripartire. Leggeri segni di ripresa ci sono nell’economia e l’ippica ce la può fare.
Dalla sua parte, sul fronte delle Scommesse, c’é anche il fatto che qui non si parla di un gioco come altri, qui si parla di tradizione, cultura, occupazione, valori sociali e molto altro. Noi dovremo ridurre l’invasione delle macchinette che portano risorse allo Stato ma tante problematiche sul territorio.”
Si tratta adesso di concludere rapidamente l’iter legislativo e poi passare la mano alla Lega Ippica che prenda in mano il settore.

A proposito di Riforma delle Scommesse, alla domanda dell’intervistatore, tenendo conto anche della preoccupante assenza di Aams alla Conferenza: “C’è la volontà da parte dei Monopoli di adottare un percorso breve?”
La risposta di Baretta: “La volontà politica è sicuramente presente. I Monopoli sono assolutamente coerenti con quanto esprime la volontà politica, non vedo questa preoccupazione.
La volontà del Governo sembra ogni giorno più chiara e decisa.
E’ crescente la consapevolezza della deludente gestione attuale che ha acuito i problemi anziché risolverli e che non ha minimamente frenato la caduta in picchiata di tutti i valori, etici ed economici, espressi dal settore.

Auspichiamo quindi – conclude Lega ippica – una forte presa di posizione del Governo stesso anche a fronte del comportamento controverso degli uffici che attualmente si occupano della gestione ordinaria del comparto.

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