25 Novembre 2024 - 00:14

Circolare A.D.M. sui totem: il settore sostenga l’impegno dell’Amministrazione

“Tutti abbiamo letto con interesse l’analitica esposizione delle nuove disposizioni introdotte dalla legge n. 208/2015, contenuta nella circolare “22/D”, e sebbene il tenore delle linee guida impartite dalla Direzione Centrale

24 Marzo 2016

“Tutti abbiamo letto con interesse l’analitica esposizione delle nuove disposizioni introdotte dalla legge n. 208/2015, contenuta nella circolare “22/D”, e sebbene il tenore delle linee guida impartite dalla Direzione Centrale sia chiaro, aleggia una “perplessità”.

Se è vero che la legge n. 208/2015 non può essere retroattiva, – spiega l’avv. Isabella Rusciano di As.Tro – è altresì vero che l’installazione di totem eventualmente iniziata prima della nuova legge, finisce comunque per ricadervi se protratta dopo la sua promulgazione, da ciò derivando la circostanza che non vi è più totem “oggi” in grado di “difendersi” dal sequestro amministrativo e dalla severa sanzione pecuniaria contemplata, a prescindere dal fatto che il congegno

serva (o si camuffi) per “il gioco promozionale”,

serva (o si camuffi) per la “mera navigazione sul web”,

serva (di nascosto) per il vero e proprio gioco sui casinò virtuali “convenzionati” con l’apparecchio.

La percezione di presenza dei congegni, tuttavia, è di gran lunga superiore ai dati dei sequestri resi noti dalle cronache, da ciò derivando due possibili scenari alternativi:

o la legge ha già ottenuto un effetto deterrente di natura “contenitiva” del fenomeno,

oppure le risorse a disposizione di un’attività repressiva interamente devoluta nel contesto della “irrilevanza penale” non sono idonee a stroncare il fenomeno.

La sensazione che la seconda ipotesi sia la più calzante deriva dalla inesorabile priorità che le Forze dell’Ordine sono portate (a volte costrette) ad osservare, in virtù della quale la repressione dei reati ha la precedenza sulla irrogazione delle sanzioni amministrative, ciò lasciando l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in una poco gestibile posizione di solitudine in una simile attività di contrasto.

In situazioni come queste “il settore”, quello legale, quello che dai totem riceve danni patrimoniali e morali, quello che dai totem subisce la concorrenza illecita nei 202 comuni interessati da restrizioni (orarie o metriche) applicate al gioco lecito, deve prendere il toro per le corna.

L’indirizzo puntinonautorizzati@aams.it, è stato istituito per reprimere le scommesse abusive, ma siamo tutti convinti che l’A.D.M. possa gestire l’account  anche come canale di ricezione dei punti in cui i totem sono posizionati.

AS.TRO si mette, inoltre a disposizione dei propri iscritti al fine di aggregare e “fornire paternità collettiva” alle segnalazioni che gli operatori risulteranno in grado di fornire alla segreteria dell’associazione , la quale ri-trasmetterà all’Amministrazione le evidenze ricevute a titolo di “propria” informativa.

La ragione di tale iniziativa, che nulla ha a che fare con la delazione o con qualsiasi altra meschinità di ugual risma, è semplice: “lo spazio” per entrambe le realtà è finito, e il costo della presenza della illegalità (anche in termini di mancato gettito che poi il settore legale deve reintegrare ) è oramai insopportabile.

Questa – conclude l’avvocato Astro – è una ulteriore differenza tra chi “tutela la legalità” e chi “parla” di tutela della legalità”.

PressGiochi

 

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