Quando un giocatore d’azzardo, dopo l’ennesima sconfitta, sostiene “la fortuna prima o poi deve girare” spesso dà voce solo a una speranza, figlia della disperazione, anche se può capitare che
Quando un giocatore d’azzardo, dopo l’ennesima sconfitta, sostiene “la fortuna prima o poi deve girare” spesso dà voce solo a una speranza, figlia della disperazione, anche se può capitare che sia realmente convinto che la vittoria prima o poi debba arrivare.
Alla base si questa convinzione, – spiega l’Avvocato Osvaldo Asteriti facendo alcune considerazioni sul libro “La papera che vince alla lotteria” – l’idea, percepita più che sostenuta esplicitamente, che le cose tendano naturalmente a riequilibrarsi e, quindi, una serie di risultati negativi debba essere bilanciata da risultati di segno opposto.
La dimostrazione più evidente della popolarità di questo modo di pensare è la pubblicazione, sul sito del concessionario del lotto, dei “numeri ritardatari” sulle varie ruote. Consultare questi dati ha un senso solo se si crede che le estrazioni già avvenute possano fornire qualche tipo di indicazione sull’esito delle successive.
Si cade in questo errore in base a quella che possiamo definire la “fallacia del giocatore d’azzardo”, che riguarda, spesso con esiti drammatici, la valutazione della probabilità che un evento del tutto casuale si verifichi nel futuro.
Se lanciamo in aria una moneta, non truccata, le probabilità che esca testa o croce sono rispettivamente del 50 per cento, cioè su cento lanci le probabilità che esca testa sono più o meno pari a quelle che esca croce, ma questo non significa che è probabile che esca esattamente cinquanta volte testa e cinquanta volte croce.
Ogni lancio della moneta, come ogni estrazione dei numeri al lotto, è un evento a sé stante e non influisce, non può influire, sull’esito di quelli successivi.
Attenzione agli inganni. Abbiamo lanciato la moneta nove volte consecutive ed è sempre uscita testa. Le probabilità che esca testa dieci volte di fila sono molto basse, 1 su 1024. Molti penseranno che al prossimo lancio l’esito sarà quello più probabile, e quindi che sia più facile che esca croce. Sbagliato. La sequenza dei nove risultati precedenti non influisce sull’esito del decimo (come potrebbe?). La probabilità che esca nuovamente testa non è di 1 su 1024, ma di 1 su 2: tutto dipende da un solo lancio, come tutti gli altri alla pari quanto all’esito possibile. Un piccolo test per misurare quanto il giocatore sia suscettibile a questo tipo di errore, come tanti altri cinicamente sfruttato da chi gestisce il gioco. Sandra sta per lanciare una moneta venti volte di seguito, mentre Giorgio e Paolo scommettono sui lanci. Giorgio pensa che il risultato dei lanci precedenti influenzi l’esito del lancio successivo, Paolo, che conosce la “fallacia del giocatore d’azzardo”, sa che non è vero. Chi tra i due ha più probabilità di vincere un maggior numero di scommesse?
PressGiochi
L | M | M | G | V | S | D |
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