Niente raccolta scommesse senza licenza ex. art. 88 Tulps. A ribadirlo la terza Sezione Penale della Corte di Cassazione che ha dichiarato inammissibile il ricorso di una sala giochi di
Niente raccolta scommesse senza licenza ex. art. 88 Tulps. A ribadirlo la terza Sezione Penale della Corte di Cassazione che ha dichiarato inammissibile il ricorso di una sala giochi di Messina che metteva a disposizione dei clienti computer collegati a una società di scommesse senza le necessarie autorizzazioni. I giudici della suprema Corte ricordano inoltre che la società di scommesse aveva espressamente vietato all’imputato l’accettazione di scommesse nel centro da lui gestito, non consentendo a tal fine neanche l’uso di una carta ricaricabile e aveva anche vietato che fossero messi a disposizione dei clienti dei personal computer collegati al suo sito Internet. L’oggetto del contratto era invece limitato alla commercializzazione di ricariche, alla distribuzione dello schema di contratto, alla trasmissione del contratto di conto di gioco sottoscritto dal giocatore. Tale essendo la situazione di fatto – da cui emerge la radicale illiceità dell’attività svolta dall’imputato, in mancanza sia di autorizzazione sia di un rapporto contrattuale con la società online che consentisse una sua attività di intermediazione nella raccolta di scommesse – risultano del tutto irrilevanti le allegazioni difensive circa la possibilità di consentire l’esercizio di scommesse ai clienti tramite una semplice dichiarazione ai sensi dell’art. 25 del d.lgs. n. 259 nel 2003 all’ispettorato territoriale del Ministero delle comunicazioni”.
PressGiochi
L | M | M | G | V | S | D |
---|---|---|---|---|---|---|
28
|
1
|
2
|
3
|
|||
4
|
7
|
8
|
9
|
10
|
||
15
|
16
|
17
|
||||
18
|
19
|
20
|
21
|
22
|
23
|
|
30
|
1
|