Ci sono oggi in Italia 62 lotterie istantanee attive, un numero impressionante che basta da solo a chiarire quale sia il reale atteggiamento dello Stato nei confronti del gioco d’azzardo.
Ci sono oggi in Italia 62 lotterie istantanee attive, un numero impressionante che basta da solo a chiarire quale sia il reale atteggiamento dello Stato nei confronti del gioco d’azzardo. Sono diverse per prezzo del biglietto, vincita massima, numero di biglietti distribuiti, percentuale di restituzione ed altro. C’è però – denuncia l’avv. Osvaldo Asteriti, da sempre attento critico ed osservatore del mondo delle lotterie – un elemento che le accomuna tutte: nessuna di esse informa i giocatori in maniera corretta circa le reali probabilità di vincita.
Il decreto Balduzzi in merito è chiarissimo, dispone che, a partire dal primo gennaio 2013, la probabilità di vincita deve essere indicata sui biglietti, a meno che l’entità dei dati sia tale da non poter essere contenuta su di essi. Fino a giugno 2015, per oltre 2 anni e mezzo dall’introduzione dell’obbligo, niente, nessuna indicazione, la norma ignorata come se non esistesse. Da luglio, a partire dalla lotteria istantanea “La mappa dei pirati”, compaiono sul sito le probabilità di vincita relative ai vari premi, indicati nella tabella “probabilità di vincita nel dettaglio”.
A ottobre, con la lotteria “Soldi … soldi”, le probabilità di vincita compaiono anche sui biglietti, ma indicate in media, per fasce di premi.
Sul retro dei biglietti del g&v “Biliardissimo”, ad esempio, i giocatori possono leggere che la probabilità di vincita “media” di un premio da 500 euro è di 1 biglietto ogni 3,61, mentre visitando il sito scoprire che la probabilità di vincita dello stesso premio da 500 euro è di 1 ogni 83.007,52 biglietti.
Viene da chiedersi come mai fino a ottobre 2015 sui biglietti non comparisse alcuna indicazione relativa alle probabilità di vincita, mentre da quella data, la probabilità di vincita viene indicata ma in media, per fasce di premi.
Oggi comunque, ad oltre tre anni da quando l’obbligo è stato introdotto, la situazione è la seguente.
Sul retro dei biglietti di undici lotterie istantanee, – conclude l’avvocato – a partire da “Soldi … soldi” fino all’ultima indetta, con l’aggiunta di “Doppia sfida”, per la quale il lay out posteriore del biglietto è stato modificato con provvedimento pubblicato il 21 gennaio, viene indicata la probabilità di vincita, come detto in media e per fasce di premi, in maniera così ingannevole da far rimpiangere l’omissione precedente.
Sui biglietti delle altre 51 lotterie istantanee attive, invece, ancora oggi non viene fornita alcuna indicazione in merito alla probabilità di vincita.
PressGiochi
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