“Il settore ippico, nonostante sia caratterizzato da una tradizione di eccellenza e un forte radicamento nel Paese, a mio avviso, non è stato adeguatamente considerato negli ultimi anni. L’assenza di
“Il settore ippico, nonostante sia caratterizzato da una tradizione di eccellenza e un forte radicamento nel Paese, a mio avviso, non è stato adeguatamente considerato negli ultimi anni. L’assenza di significativi interventi di svolta,- ha dichiarato alla Camera Monica Faenzi del Gruppo Misto durante la discussione al Dl Competitività nel settore agricolo – unitamente ai ritardi dettati dai nuovi meccanismi di governance del settore, hanno contribuito in questo periodo in forma negativa ad accentuare il declino dell’ippica, anche a causa dell’assenza di iniziative legislative ad hoc, in grado di fornire risposte agli operatori e all’intera filiera.
In merito alla riforma del settore, la delega che il provvedimento affida al Governo per il riassetto delle modalità di finanziamento e gestione delle attività di sviluppo e promozione del comparto, va nella giusta direzione. L’auspicio tuttavia è che questa volta, non si perda ulteriore tempo, in considerazione che il mondo dell’ippica italiana va tutelato e rilanciato, come la sua gloriosa storia merita.
Stilare un elenco di colpevoli con nomi e cognomi della gravissima crisi in cui si trova l’ippica è complicato, e forse perfino inutile, analizzare le ragioni del declino di un settore una volta prospero ma che può essere d’aiuto alla nostra economia, specie in tema di posti di lavoro.
Ciononostante signori del Governo, la mia più che una critica è una esortazione affinché in questa parte che rimane della legislatura, vi sia maggiore attenzione, mirate iniziative legislative volte a sostenere il settore ippico, salvaguardando l’esistenza stessa della filiera nazionale, nelle sue componenti migliori, sia ripristinando le riduzioni finanziarie previste, che accelerando gli interventi volti al funzionamento reale dell’organo di gestione della Lega ippica italiana”.
PressGiochi