Il consigliere leghista di Ravenna Paolo Guerra, ha annunciato ieri di lasciare il consiglio criticando ai vertici del Carroccio locale colpevoli di non averlo appoggiato in molte battaglie importanti come
Il consigliere leghista di Ravenna Paolo Guerra, ha annunciato ieri di lasciare il consiglio criticando ai vertici del Carroccio locale colpevoli di non averlo appoggiato in molte battaglie importanti come quelle legate all’ambiente o alla lotta al gioco d’azzardo. “Opponendomi, ma anche proponendomi, con idee ed iniziative discusse sempre apertamente nel luogo deputato a questo scopo”.
Più volte aveva in passato lamentato l’insufficiente intervento di Regione e Comune sulla questione gioco e sulle sue proposte non discusse.
“Posso affermare, – aveva dichiarato Guerra – senza ombra di smentita, di aver introdotto per primo il tema del gioco compulsivo all’interno dell’Amministrazione comunale quando, nel 2011, proposi di appendere dei cartelli dentro e fuori le sale che allertavano sui rischi di dipendenza e riportavano i numeri di pronto aiuto. Successivamente ho richiamato più volte l’attenzione sui rischi della dipendenza del gioco d’azzardo senza tanta “aria fritta”, ma impegnandomi sulle cose che il Comune avrebbe potuto fare in termini concreti.
Inoltre, la legge regionale dell’Emilia Romagna promossa dalla sinistra che governa anche il territorio ravennate, non abbia prodotto quel dispositivo concreto che in altre regioni ha permesso ai Comuni di fissare distanze minime dai luoghi sensibili. E’ così che al mio Odg votato all’unanimità nel 2013 per realizzare uno specifico Regolamento (non introdotto) all’interno del quale inserire le distanze di almeno 300 metri delle sale, ho dovuto presentare una mozione (non discussa), per impegnare il Comune ad intervenire sul RUE, vietando l’apertura delle sale in talune aree della città”.
PressGiochi
Fonte immagine: ravenna