24 Novembre 2024 - 22:50

Veneto. La Regione boccia la proposta Piccin per incentivare il contrasto al gioco

La consigliera regionale del Gruppo misto veneto Mara Piccin, ha proposto in regione di introdurre incentivi Irap triennali di un punto l’anno per chi le toglie gli apparecchi da gioco

28 Dicembre 2015

La consigliera regionale del Gruppo misto veneto Mara Piccin, ha proposto in regione di introdurre incentivi Irap triennali di un punto l’anno per chi le toglie gli apparecchi da gioco e maggiorazioni di due punti per chi detiene le slot.

Secondo Piccin «per la maggioranza regionale queste macchinette non rappresentano un grosso problema, visto il “niet” a queste norme di semplice buon senso. Nell’era della crisi – ha proseguito Piccin – per migliaia di abitanti della nostra regione il ricorso alla fortuna sembra rappresentare l’unica, ma illusoria opportunità per “rimettere a posto le cose” e molti lavoratori a basso reddito, disoccupati e giovani hanno intrapreso la strada del gioco d’azzardo lecito».

A parere della consigliera è sempre più frequente il passaggio da giocatori d’azzardo occasionali a compulsivi. «Molte aggregazioni della società civile sono sorte spontaneamente per contrastare la dilagante epidemia sociale del gioco d’azzardo – ha sostenuto Piccin – che forse trasferisce ricchezza, ma non ne produce, e compromette la destinazione di luoghi da sempre ritenuti primariamente d’incontro, come i bar. Dato atto che la legge regionale 14 febbraio 2014, numero 1 (disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo, nonché delle problematiche e patologie correlate) non incide rispetto alla problematica se non per la previsione di una distanza minima da luoghi definibili sensibili – ha proseguito Piccin – per introdurre misure più incisive ed efficaci contro la dipendenza dal gioco d’azzardo occorre introdurre un sistema premiale con la previsione di incentivi e disincentivi economici, sotto forma di maggiorazioni e riduzioni dell’Irap, per gli esercizi pubblici e commerciali e i circoli privati in cui vi sia offerta di apparecchi per il gioco lecito, impegnando la giunta a farlo entro il 2016».

 

Ma la risposta della Regione è stata negativa: «La presidente Serracchiani – ha concluso Piccin – ha scelto di non aggredire il fenomeno, un errore di prospettiva madornale».

 

PressGiochi

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