23 Dicembre 2024 - 09:08

Commissione agricoltura: ippica esclusa dai finanziamenti dell’I.S.A.

La Commissione Agricoltura della Camera ha esaminato ieri lo Schema di decreto legislativo recante modifica e abrogazione di disposizioni di legge che prevedono l’adozione di provvedimenti non legislativi di attuazione.

22 Dicembre 2015

La Commissione Agricoltura della Camera ha esaminato ieri lo Schema di decreto legislativo recante modifica e abrogazione di disposizioni di legge che prevedono l’adozione di provvedimenti non legislativi di attuazione.
“Questo atto contiene alcune disposizioni di interesse per il settore agricolo, come quelle relative al rilancio del settore ippico” ha spiegato il relatore del Pd Luca Sani.

Lo schema di decreto legislativo è stato adottato in base alla delega contenuta nell’articolo 21 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante deleghe al Governo per la riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.   Per quanto riguarda il contenuto di interesse della Commissione Agricoltura, in particolare, l’allegato n. 13 (Rilancio del settore ippico) prevede, al punto 13, l’abrogazione dell’articolo 10, comma 3, del decreto-legge n. 16 del 2012, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento.

Tale disposizione interviene in tema di potenziamento dell’accertamento in materia di giochi, e affida ad un regolamento, da emanarsi entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 16 del 2012, la revisione del decreto del Presidente della Repubblica n. 169 del 1998, di disciplina dei giochi e delle scommesse relative alle corse ai cavalli, nonché il relativo riparto dei proventi, indicando le seguenti finalità alle quali attenersi nell’opera di riordino: rilancio del settore dell’ippica, che da ultimo registra una diminuzione del numero delle scommesse; organizzazione della gestione dei giochi secondo efficienza ed economicità; previsione di criteri trasparenti e conformi al diritto europeo per la scelta dei concessionari; assicurare il coordinamento tra il Ministero dell’economia e delle finanze ed il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali; garantire una ripartizione delle risorse che consenta all’Agenzia per lo sviluppo del settore ippico lo svolgimento dei propri compiti; previsione di misure organiche per la promozione della salute e del benessere del cavallo.

 

L’articolo 23-quater, comma 9, del decreto-legge n. 95 del 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 135 del 2012, ha disposto la soppressione dell’Agenzia per lo sviluppo del settore ippico (ASSI), prevedendo, altresì, che con decreti del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, venissero ripartite le relative competenze tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli.

Secondo la relazione illustrativa l’intervenuta soppressione dell’ASSI ha reso non più attuale la disposizione della quale si prevede l’abrogazione.

Si fa presente al riguardo che la legge 11 marzo 2014, n. 23, cosiddetta delega fiscale, ha previsto, tra l’altro, criteri direttivi di riforma in materia di giochi pubblici, prevedendo, in particolare, il rilancio del settore ippico, anche attraverso l’istituzione della Lega ippica italiana, con funzioni, fra l’altro, di organizzazione degli eventi ippici, controllo di primo livello sulla regolarità delle corse, ripartizione e rendicontazione del fondo per lo sviluppo e la promozione del settore ippico. Il Fondo è alimentato mediante quote versate dagli iscritti alla Lega, nonché mediante quote della raccolta delle scommesse ippiche, del gettito derivante da scommesse su eventi ippici virtuali e da giochi pubblici raccolti all’interno degli ippodromi, attraverso la cessione dei diritti televisivi sugli eventi ippici, nonché di eventuali contributi erariali straordinari decrescenti fino all’anno 2017.

 

La legge delega in materia di giochi non è stata attuata.

La XIII Commissione Agricoltura ha all’esame numerose proposte di legge in materia di promozione del settore ippico (C. 753 Faenzi, C. 1033 Lattuca, C. 1061 L’Abbate, C. 1314 Marrocu, C. 1546 Catania e C. 2054 Franco Bordo) per l’esame delle quali è stato istituito un Comitato ristretto che sta lavorando alla definizione di un testo unificato.

 

Ippica esclusa dai finanziamenti ISA – In merito all’allegato: n. 14, relativo alle competenze dell’Istituto per lo sviluppo agroalimentare (ISA), si rileva che il punto 14 abroga l’articolo 10, comma 7, del decreto-legge n. 16 del 2012, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento. La disposizione in esame, in tema di potenziamento dell’accertamento in materia di giochi, consente all’Istituto per lo sviluppo agroalimentare (ISA) S.p.A., nel rispetto delle norme comunitarie in materia di aiuti di Stato, di intervenire finanziariamente, nell’ambito del capitale disponibile, in programmi di sviluppo del settore ippico presentati da soggetti privati, secondo modalità che saranno definite con decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze.

 

Allo stato, senza l’approvazione di un ulteriore specifico regime di aiuti, possano accedere ai finanziamenti dell’I.S.A. solo società di capitali e società cooperative, economicamente e finanziariamente sane, che operano nei settori della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, zootecnici e silvicoli, mentre l’attività ippica, non essendo riconducibile a tale ambito, non può beneficiare di detti finanziamenti.

 

PressGiochi