“Questo Fondo per contrastare la ludopatia sarebbe un dato positivo se fosse collegato ad una riduzione dell’esposizione al rischio di disturbo da gioco d’azzardo”. Lo ha dichiarato il presidente di
“Questo Fondo per contrastare la ludopatia sarebbe un dato positivo se fosse collegato ad una riduzione dell’esposizione al rischio di disturbo da gioco d’azzardo”. Lo ha dichiarato il presidente di Alea Maurizio Fiasco in una intervista rilasciata a Radio Vaticana commentando lo stanziamento di 50 milioni di euro per il Fondo contro il Gap da suddividere tra le Regioni in base a quanto stabilito dalla legge di Stabilità 2016.
Per lo psicologo, quello dell’azzardo è un gioco in cui si è incartato lo Stato, perché si tratta di una ‘bolla finanziaria’. “Il gioco attuale – ha spiegato l’esponente della Consulta nazionale antiusura – è un gioco ad altissima frequenza con margini decrescenti di soldi trattenuti per lo Stato e per i concessionari. Veniamo ad un dato attuale: il 2015 si chiuderà con un aumento lordo del consumo di giochi che passerà da 84 miliardi a 88 miliardi.
Il paradosso è che a fronte di un aumento del consumo lordo, la quota erariale, la quota che trattiene lo Stato, scende ancora di più sotto gli otto miliardi. Questo a cosa porta? Porta a contrarre nuovi debiti per fare gli investimenti. Per fare queste acquisizioni e quindi per rendere ancora più capillare e pervasivo il gioco hanno fatto debiti con le banche, quotazioni azionarie molto rischiose.
C’è un gioco d’azzardo che si gioca con le slot machine, con i gratta e vinci e con le scommesse. Ma c’è anche un gioco d’azzardo più pericoloso che si gioca con i meccanismi di investimento finanziario ad alto rischio”.
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