25 Novembre 2024 - 00:20

Convention Agge Sardegna. Pirrello: “Sull’escussione delle fideiussioni, non conviene nemmeno ai concessionari questa soluzione”

“Siamo stati i primi ad innalzare le barricate contro l’addizionale dei 500 mln perché questa norma è considerata un provvedimento osceno applicato al settore da qualche anno a questa parte.

04 Dicembre 2015

“Siamo stati i primi ad innalzare le barricate contro l’addizionale dei 500 mln perché questa norma è considerata un provvedimento osceno applicato al settore da qualche anno a questa parte. Non dobbiamo cedere né pagare perché la legge per come è formulata è un vero errore”.

Francesco Pirrello presidente di Agge Sardegna apre con queste parole la Convention annuale che si sta svolgendo questa mattina a Roma presso Villa Rinaldo all’Acquedotto.

“La nostra proposta fatta a gennaio scorso era di bloccare le macchine non solo in Sardegna ma in tutta la Penisola e se forse questa azione fosse stata realizzata ora non ci troveremmo ancora qui a discutere sui problemi derivanti da quella norma non sopportabile per la filiera e soprattutto per la categoria del gestore.

 

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I concessionari devono capire che non possono fare a meno della figura del gestore e se accadrà che dovremmo uscire dal mercato – se il Governo continuerà sulla strada intrapresa – presto la filiera si accorgerà di non poter fare a meno di questa figura.

Le attese sono tutte verso la decisione che prenderà la Corte Costituzionale, per ora credo che “chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato”. La nostra speranza è che la figura del gestore possa rimanere all’interno della filiera, nella speranza che i concessionari siano utilizzati anche per altri compiti, come ad esempio quelli ispettivi.

E’ giusto che ai gestori – in quanto lavoratori – venga riconosciuto ciò che gli spetta. Non operiamo nell’illegalità; non siamo operatori criminali. Presto chiederò di incontrare il sottosegretario Pier Paolo Baretta per presentare il punto di vista dell’Agge e in caso servisse anche al presidente della Repubblica.

Vogliamo creare una sede anche a Roma per ampliare i compiti della nostra associazione per garantire il rispetto del diritto della categoria del gestore”.

Infine il presidente Pirrello ha informato che dopo le sollecitazioni da parte di numerosi iscritti circa la ventilata ipotesi che, a seguito della pronuncia del Consiglio di Stato i Concessionari di rete possano escutere a garanzia del pagamento dell’Addizionale (Legge 190/2014 – Legge di Stabilità 2015 -),le relative fideiussioni per il PREU ha spiegato che “Personalmente mi piacerebbe che lo facciano, ma ritengo per tutta una serie di valide motivazioni che, in primis non convenga neanche pensarlo …..onde evitare la recidiva …. Di ulteriori lezioni !!”.

 

 

Ludopatia – “Il fenomeno gioco – ha continuato Pirrello – è talmente importate che dovrebbe essere inserito come materia didattica , forse daremo un forte contributo per combattere la ludopatia e questo sosterebbe anche poco. Noi abbiamo avuto sempre idee, semplicemente queste non sono mai state sostenute. Perché è più pericoloso un apparecchio dove si vince 100 euro piuttosto che uno in cuisi vince 100 milioni, manca la base formativa sul gioco. Se non c’è un’educazione seria la ludopatia diventerà un problema gravissimo. La dipendenza è un concetto ampio, il cellulare può essere molto più pericoloso di certi giochi”. C’è un allarmismo generale sul gioco Provocatoriamente dico sempre che se il gioco fa male eliminiamolo, tutto. Senza ipocrisia”.

 

 

Battaglie Agge per il futuro – “Noi in Sardegna – ha concluso – siamo sempre vigili quando ci sono leggi per dire quello che abbiamo da dire. Perché in Lombardia la situazione cambia? Perché le associazioni stanno nei salotti buoni a trattare. La nostra battaglia futura sarà concentrata sull’opposizione all’art. 88, momento in cui sarà obbligatorio per i gestori sarà finita e saranno schiavi dei concessionari. Il gestore è il fulcro, ha insegnato ai concessionari come si fa il lavoro. Quindi non mi fido dei concessionari, ma sono aperto al dialogo”.

 

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