“E’ mia ferma intenzione intervenire durante il dibattito della legge di stabilità con alcuni emendamenti ad hoc, perché non credo affatto che il pianto del settore per mancati ingressi sia
“E’ mia ferma intenzione intervenire durante il dibattito della legge di stabilità con alcuni emendamenti ad hoc, perché non credo affatto che il pianto del settore per mancati ingressi sia giustificato, mentre è totalmente reale il dilagare del gioco nella comunicazione di massa e il moltiplicarsi dei punti gioco in tutte le loro forme”. L’on. Paola Binetti di Area Popolare torna ad intervenire in materia dei giochi decisa a presentare emendamenti sulla questione in sede di esame della legge di stabilità.
“Il riferimento al gioco d’azzardo in Stabilità – continua Binetti – rappresenta una bella sfida per un Parlamento che in questo campo non riesce proprio a legiferare.
A sentire le alte sfere dei concessionari convocati ieri alla Camera da Maurizio Bernardo, presidente della commissione finanze, insieme al direttore generale dell’Agenzia dei monopoli e delle dogane e al direttore di Sogei, il settore versa proprio in cattive acque. Il gettito fiscale si è ridotto vistosamente, perché è calato in modo ancora più marcato il margine di guadagno di concessionari e gestori. Il gioco illegale invece prospera alla grande, con la complicità della Rete e dei sistemi di gioco on line; il disagio sociale è difficilmente quantificabile, ancor meno prevedibile è il numero dei pazienti reali affetti da dipendenza grave dal gioco con vincite in denaro. In quanto al divieto di pubblicità, inutile pensarci perché commetteremmo un’infrazione alla normativa europea. Queste le argomentazioni dei diretti interessati alla promozione del gioco nelle sue molteplici forme, nessun dubbio, nessuna riserva”.
“Nel concreto nessun intervento appare soddisfacente perché troppi e troppo onerosi appaiono gli impegni che ognuno deve prendersi: la riduzione del pay out potrebbe spingere i giocatori verso il gioco illegale con tutti i rischi che comporta.
“Aumentare la tassazione – spiega Binetti- deprimerebbe il sistema, riducendo il gettito fiscale su cui comunque lo Stato conta nelle sue previsioni di bilancio. Nonostante l’intrinseca contraddizione tra le affermazioni di principio favorevoli alla regolamentazione e le mancate decisioni per tradurle in pratica – conclude Binetti – proveremo ancora ad occuparci di malati affetti da ludopatia e di famiglie impoverite da un gioco fuori controllo. La legge di Stabilità dovrà pur dare un segnale serio in tal senso, non stiamo giocando”.
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