“Negli ultimi anni il mercato dei giochi nel nostro Paese è cresciuto ed è in continua espansione. Le città si sono popolate di negozi dedicati e di pubblicità che mettono
“Negli ultimi anni il mercato dei giochi nel nostro Paese è cresciuto ed è in continua espansione. Le città si sono popolate di negozi dedicati e di pubblicità che mettono sempre più in evidenza il settore. Inoltre migliaia di siti web offrono la possibilità di giocare comodamente da casa. Intorno a questo settore si è sviluppato un imponente volume di affari che in diversi casi deve essere ricondotto ad organizzazioni criminali.
Il fatturato del mercato dei giochi in Italia nel 2012 – ha dichiarato il Senatore Giuseppe Lumia del Pd presentando una interrogazione al Mef e al Ministro della Salute – si aggira sui 90 miliardi di euro, una cifra pari al 4 per cento del Pil nazionale. L’Italia detiene inoltre il primato assoluto nel settore dei “Gratta e vinci” che ormai sono entrati a pieno titolo nel consumo giornaliero di milioni di italiani.
La ricaduta che lo Stato ha in termini di entrate fiscali è minima, grazie ad una discutibile tassazione agevolata. L’Iva sui giochi di ultima generazione infatti, come quelli on line, è dello 0,6 per cento mentre quella sui beni di prima necessità è del 4 per cento; le stime dicono che nel nostro Paese c’è un bacino di giocatori di 30 milioni di persone, di cui 2 milioni a rischio di dipendenza e 800.000 giocatori patologici, una patologia che coinvolge soggetti appartenenti a tutte le categorie sociali, una cifra doppia a quella dei tossicodipendenti presenti in Italia.
Un altro dato allarmante riguarda il numero di minorenni, circa 500.000, che sono soliti giocare d’azzardo. Slot machine per bambini, simili a quelle per adulti, funzionano con l’introduzione di denaro; differentemente dalle altre la vincita non è in denaro, ma in ticket che, accumulati, danno la possibilità di ottenere premi. Più ticket si riescono ad ottenere e più grande sarà il premio a cui si avrà diritto, esattamente lo stesso principio del possesso di denaro. Con questo sistema si aggira la norma che sancisce il “divieto di gioco per i minori di anni 18 con la vincita di premi in denaro”. I proprietari di questo tipo di gioco si difendono portando avanti la tesi della differenza tra una vincita in denaro e quella di premi, ma questa differenza è veramente molto sottile. Si tratta infatti un corrispettivo che dà diritto ad un oggetto, con lo stesso principio del denaro: più ticket si hanno, più grande sarà il premio. Questa tipologia di giochi instaura nel bambino il senso dell’azzardo, mentre i bambini devono essere tutelati dalla pericolosità della dipendenza che è causata da questi giochi”.
Il sen. Lumia ha quindi chiesto di sapere se i Ministri in indirizzo intendano bloccare e revocare le licenze che hanno dato il via libera alle baby slot, se intendano bloccare la pubblicità del gioco d’azzardo che colpisce soprattutto le nuove generazioni;
quali iniziative intendano porre in essere per evitare che nelle sale gioco degli adulti sia consentita, seppur clandestinamente, la presenza di minori, visto che viene segnalata tale presenza nei locali in cui insistono le slot machine per adulti, a cui si lascia facilmente accesso a persone non ancora maggiorenni.
PressGiochi