22 Gennaio 2025 - 07:48

ICE Barcelona: focus su giovani, giochi online e futuro della regolamentazione

Durante la seconda giornata di ICE 2025, esperti di gaming, regolamentazione e tecnologia hanno discusso l’impatto dei giochi online sulle giovani generazioni. Moderato da William M. Gantz della Duane Morris,

21 Gennaio 2025

Durante la seconda giornata di ICE 2025, esperti di gaming, regolamentazione e tecnologia hanno discusso l’impatto dei giochi online sulle giovani generazioni. Moderato da William M. Gantz della Duane Morris, l’evento ha esaminato temi come loot box, social casino e giochi free-to-play, evidenziando le sfide di una regolamentazione adeguata a un panorama in continua evoluzione.

“Non ci concentriamo sui giovani coinvolti nel gioco d’azzardo tradizionale, ma su quelli che si approcciano a giochi online come mistery box, social casino e loot box,” ha spiegato William M. Gantz. Con una media di 10,8 ore al giorno sul telefono, la Gen Z trascorre gran parte del tempo online, accedendo prevalentemente a piattaforme Web 3.0 che, secondo Gantz, sono progettate per un pubblico giovane e vulnerabile.

Un esempio significativo è Roblox, un’applicazione dove è possibile costruire casinò virtuali. Con l’82% degli utenti sotto i 25 anni, rappresenta un terreno fertile per comportamenti legati al gambling.

Brett Abarbanel, direttore dell’UNLV International Gaming Institute, ha sottolineato il cambiamento nel modo in cui i giovani si avvicinano al gioco: “Non accedono tramite canali tradizionali, ma attraverso i videogiochi, spesso su dispositivi mobili.” Questa tendenza evidenzia come i giovani abbiano un’esperienza digitale completamente diversa dalle generazioni precedenti.

Abarbanel ha evidenziato anche il rischio rappresentato dalle loot box, una modalità che mischia gioco e gambling, e dal crescente uso di criptovalute su piattaforme di gioco. “Le loot box sono con noi da cinque anni e stanno solo crescendo. I social media e piattaforme come Telegram facilitano l’accesso al gambling, spesso senza che i genitori ne siano consapevoli.”

Atle Hamar, direttore generale dell’Autorità norvegese per il gioco d’azzardo, ha presentato l’approccio della Norvegia nel tentativo di regolamentare l’industria. “Abbiamo introdotto limiti di perdita e pause obbligatorie per i giovani giocatori, ma resta difficile applicare regolamentazioni efficaci al mondo online.”

Secondo uno studio del 2022, il 60% dei giovani tra i 13 e i 18 anni ha ricevuto pubblicità di gioco d’azzardo sui social media, un dato allarmante che evidenzia come i social siano una porta d’ingresso per nuove generazioni di giocatori.

Charmain Hogan, responsabile regolatorio di Playtech, ha affrontato il problema delle similitudini tra giochi online e gambling reale. “Acquisti in-app, premi rari e dinamiche simili al gioco d’azzardo creano una zona grigia. Non esistono limiti di tempo né interruzioni forzate in molti giochi come Roblox, e i bambini vi trascorrono ore senza accorgersene.”

Hogan ha lanciato un appello all’industria affinché agisca proattivamente: “Non possiamo aspettare che siano solo le normative a intervenire. Bisogna lavorare insieme per evitare che i giochi diventino un trampolino verso il gambling.”

Gli esperti presenti hanno convenuto che proteggere i giovani richiede uno sforzo congiunto tra istituzioni, regolatori e industrie. Pur riconoscendo che non si può fermare l’evoluzione tecnologica, è possibile creare un ambiente più sicuro per chi è più vulnerabile.

“Non possiamo spegnere i telefoni dei ragazzi, ma possiamo proteggerli da ciò che trovano online,” ha concluso Hamar, ribadendo l’urgenza di affrontare il problema con nuove regole e una maggiore consapevolezza collettiva.

 

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