Bilancio dello Stato: da giochi e lotterie tra gennaio e ottobre entrate per 5,6 mld (-1,7%)

Le entrate tributarie e contributive nel periodo gennaio-ottobre 2024 mostrano nel complesso una crescita di 36.021 milioni di euro (+5,4 per cento) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La dinamica osservata è la risultante della variazione positiva delle entrate tributarie (+29.637 milioni di euro, +6,6 per cento) e della crescita, in termini di cassa, delle entrate contributive (+6.384 milioni di euro, +3,0 per cento).

Il gettito delle imposte contabilizzate al bilancio dello Stato aumenta di 27.637 milioni di euro (+6,4 per cento). In crescita gli incassi da attività di accertamento e controllo (+1.917 milioni di euro, +19,6 per cento) e le entrate degli enti territoriali (+3.062 milioni di euro, +6,6 per cento). Le poste correttive – che riducono le entrate del bilancio dello Stato – sono in aumento di 2.979 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2023 (6,9 per cento).

Nei primi dieci mesi del 2024 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 462.292 milioni di euro (+27.637 milioni di euro, +6,4 per cento). Le entrate relative alle imposte dirette risultano pari a 265.282 milioni di euro (+20.430 milioni di euro, +8,3 per cento); quelle relative alle imposte indirette ammontano a 197.010 milioni di euro (+7.207 milioni di euro, +3,8 per cento).

Tra le entrate derivanti dalle imposte dirette, il gettito IRPEF si è attestato a 192.040 milioni di euro (+12.136 milioni di euro, +6,7 per cento) principalmente per effetto dell’aumento delle ritenute di lavoro dipendente (+12.621 milioni di euro, +7,8 per cento). In diminuzione la componente dell’autoliquidazione (-830 milioni di euro, -5,3 per cento). Per l’IRES il gettito è stato pari a 34.577 milioni di euro (+2.916 milioni di euro, +9,2 per cento). Positivi risultano gli andamenti delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+1.120 milioni di euro, +23,3 per cento) per l’aumento degli utili e dei dividendi nel 2023, e dell’imposta sostitutiva sui redditi e sulle ritenute su interessi e altri redditi di capitale (+7.288 milioni di euro, +84,5 per cento) per l’aumento dei tassi di interesse registrato nel corso del 2023.

Tra le imposte indirette, le entrate IVA ammontano a 137.098 milioni di euro (+5.253 milioni di euro, +4,0 per cento): 121.636 milioni di euro (+5.545 milioni di euro, +4,8 per cento) derivano dalla componente relativa agli scambi interni; 15.462 milioni di euro (-292 milioni di euro, -1,9 per cento) dal prelievo sulle importazioni che registra una variazione negativa per la riduzione sia del valore delle importazioni (-5,2 per cento) sia della quantità di merci importate (-7,1 per cento). Si evidenzia l’incremento del gettito dell’imposta di bollo (+2.004 milioni di euro, +36,2 per cento) che deriva principalmente dai maggiori versamenti, assolti in modalità virtuale, di determinati soggetti (Poste, banche, società di intermediazione finanziaria e mobiliare). La dinamica particolarmente favorevole è collegata all’aumento significativo (+20 per cento alla fine del 2023 rispetto al 2022) del valore dei depositi titoli e vincolati soggetti all’imposta di bollo del 2 per mille. In aumento il gettito dell’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) (+464 milioni di euro, +2,3 per cento).

Le entrate di lotterie e altre attività di gioco ammontano a 5.605 milioni di euro registrando una flessione pari a 98 milioni di euro (-1,7 per cento).

Un calo che viene confermato anche sul fronte degli incassi, dove si registra un -5% pari a 5.404 milioni incassati, 282 in meno rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2023.

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