22 Dicembre 2024 - 09:14

Ruffini lascia l’Agenzia delle Entrate: tra i possibili successori si fa il nome di Roberto Alesse (ADM)

Le dimissioni di Ernesto Maria Ruffini dalla carica di direttore dell’Agenzia delle Entrate, annunciate con un’intervista al Corriere della Sera, aprono immediatamente la questione della sua successione. Secondo indiscrezioni, i

16 Dicembre 2024

Le dimissioni di Ernesto Maria Ruffini dalla carica di direttore dell’Agenzia delle Entrate, annunciate con un’intervista al Corriere della Sera, aprono immediatamente la questione della sua successione. Secondo indiscrezioni, i principali candidati al ruolo sarebbero Roberto Alesse (nella foto), attuale direttore dell’Agenzia delle Dogane, e Antonio Carbone, direttore vicario dell’Agenzia delle Entrate. Alesse, con un profilo maggiormente politico, potrebbe rappresentare una scelta strategica per consolidare il dialogo tra l’Agenzia e il Governo. L’eventuale passaggio di Alesse dai Monopoli alle Entrate, lascerebbe tuttavia scoperta un’altra casella per la quale bisognerebbe a sua volta trovare un sostituto. Motivo per cui si parla pure di un ritorno, quello di Benedetto Mineo, già direttore dell’ADM.

Carbone, invece, con un approccio tecnico e interno, garantirebbe continuità operativa nella gestione del Fisco.

Ruffini lascia l’Agenzia delle Entrate dopo un mandato iniziato nel 2020 e confermato dal Governo Meloni nel gennaio 2023. Durante la sua gestione, ha guidato importanti trasformazioni del sistema fiscale italiano, come la dichiarazione dei redditi precompilata, l’introduzione della fatturazione elettronica, la distribuzione dei contributi a fondo perduto durante la pandemia e il rafforzamento della lotta all’evasione fiscale attraverso l’uso di tecnologie avanzate.

L’addio di Ruffini arriva in un momento cruciale per il sistema fiscale italiano. La lotta all’evasione, considerata una priorità strategica per il Paese, rischia di essere compromessa da tensioni politiche e divergenze di visione. Con questa decisione, Ruffini richiama l’attenzione sulla necessità di considerare il Fisco come uno strumento centrale per il benessere collettivo, lontano dalle strumentalizzazioni politiche.

Chi prenderà il suo posto sarà chiamato a raccogliere una pesante eredità, affrontando sfide cruciali come il rafforzamento della trasparenza e l’efficienza del sistema fiscale, in un contesto politico ed economico sempre più complesso.

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