Oggi gli amici pugliesi, riuniti per far fronte alla situazione incresciosa generata da chi dovrebbe governare il settore ed invece lo abbandona, consegneranno le chiavi di tutte le loro Scuderie
Oggi gli amici pugliesi, riuniti per far fronte alla situazione incresciosa generata da chi dovrebbe governare il settore ed invece lo abbandona, consegneranno le chiavi di tutte le loro Scuderie nelle mani del Governatore della Regione Puglia che dovrà, in un modo o nell’altro, farsi carico della situazione e fronteggiarla.
Lo Stato deve prendersi la responsabilità della gestione dei cavalli italiani. Il Mipaaf, – denuncia Enrico Tuci degli Imprenditori Ippici Italiani – si è dimostrato totalmente inadeguato a gestirlo ed a tutelarlo, determinando così un forte esubero di Cavalli e reso palese il fatto che le condizioni economiche del settore, in tutte le parti d’Italia, non permettono più il loro mantenimento.
Ogni decisione o misura presa in seno all’attività ippica, dal taglio del montepremi ai ritardi dei pagamenti dei premi, dalle carenze nell’emissione dei passaporti all’inadeguatezza dei controlli nelle corse e negli ippodromi, dalla mancata riforma delle scommesse alla programmazione delle giornate, si ripercuotono sulla vita (quella terra terra, fatta di cibo e acqua) di uomini e cavalli.
E allora, mettiamo le istituzioni con le spalle al muro e denunciamo le loro gravi responsabilità che hanno portato a condizioni di precarietà estrema e messo a rischio la vita dei nostri Uomini e dei nostri Cavalli! L’iniziativa degli amici pugliesi, – conclude Tuci – a cui va il nostro massimo sostegno, sembra evidenziare questo concetto e ci induce ad attivarci per ripeterla in altre parti del nostro martoriato Paese.
PressGiochi