Sgravi fiscali, con riduzione dell’Irap, per chi apre nuove attività “no slot” e aumenti dell’aliquota per chi invece le slot le tiene; partecipazione alla costruzione delle politiche di contrasto allargata
Sgravi fiscali, con riduzione dell’Irap, per chi apre nuove attività “no slot” e aumenti dell’aliquota per chi invece le slot le tiene; partecipazione alla costruzione delle politiche di contrasto allargata anche a chi si occupa di prevenzione e recupero dei soggetti dipendenti e coperture finanziarie certe per dare attuazione concreta alla legge.
Sono queste, in sintesi, le modifiche che il gruppo del Partito democratico ha proposto questa mattina in conferenza stampa alle leggi regionali che regolano attualmente il contrasto al gioco d’azzardo (la n. 17 e la n. 18, entrambe del 2012).
Rispetto alla legge 17/2012, la proposta del Pd prevede di estendere gli sgravi sull’Irap sia per chi decide di eliminare le slot machine dal proprio locale pubblico sia ai locali di nuova apertura.
Spiega la capogruppo Pd Raffaella Paita: “Si tratta di un ulteriore ampliamento rispetto a una proposta presentata sempre dal gruppo nel precedente ciclo amministrativo, una proposta – precisa Paita – che non era stato possibile esaminare in Commissione a causa della scadenza della legislatura. All’epoca si prevedeva lo sconto Irap per i locali già esistenti che diventavano “no slot”; oggi vogliamo fare in modo che questo sgravio si estenda anche ai locali di nuova apertura”.
Sempre modificando la legge 17/2012, si propone di conferire un logo regionale “no slot” ai locali che scelgono di non installare le slot o di toglierle, con particolare attenzione ai locali che si trovano sui percorsi di progetti educativi, come per esempio i Pedibus. E poi il Pd chiede di ampliare gli interventi sulla prevenzione e la sensibilizzazione al contrasto del gioco d’azzardo, con la definizione per ogni Asl di un nucleo operativo dedicato, coinvolgendo anche gli enti accreditati.
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