“Aggressività e violenza, dovute all’uso di alcol e sostanze, appaiono in costante aumento nella popolazione giovanile, con crescente ed elevato impatto sociale. C’è grande allarme sui reati dei minori e
“Aggressività e violenza, dovute all’uso di alcol e sostanze, appaiono in costante aumento nella popolazione giovanile, con crescente ed elevato impatto sociale. C’è grande allarme sui reati dei minori e delle bande giovanili, sul consumo di alcol e di stupefacenti e sulle altre dipendenze patologiche non meno gravi come ad esempio quelle dal web, tra cui il gioco on line ma anche le dipendenze di natura psicologica da altre persone, ossia le forme immature di relazione, che spesso si instaurano anch’esse per via telematica”.
E’ quanto si legge nel documento conclusivo approvato dalla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza in merito all’Indagine conoscitiva sul degrado materiale, morale e culturale nella condizione dei minori in Italia, con focus sulla diffusione di alcool, nuove droghe, aggressività e violenza.
La Commissione infanzia ha deliberato, nella seduta del 18 ottobre 2023, lo svolgimento di cinque indagini conoscitive, di cui una relativa al degrado materiale, morale e culturale nella condizione dei minori, con focus sulla diffusione di alcol, nuove droghe, aggressività e violenza, il cui temine di conclusione, fissato inizialmente al 30 giugno, è stato prorogato al 31 dicembre 2024 per permettere alla Commissione di concludere il ciclo di audizioni previste.
Obiettivo dell’indagine è stato l’approfondimento delle più gravi manifestazioni di degrado esistenziale tra i minori quali le tossicodipendenze, il consumo di alcol e i comportamenti violenti.
“La corretta alimentazione, lo sport, il consumo di alcolici e di sostanze stupefacenti, il consumo di
psicofarmaci, il gioco d’azzardo e l’uso improprio dei social. Tali comportamenti – si legge nel documento – si correlano quasi sempre ad atti di violenza, criminalità, aggressività, bullismo e cyberbullismo. Il social, ad esempio, può essere un mezzo per commettere atti violenti o per istigare alla violenza perché in questo modo i ragazzi pensano di essere più apprezzati dai loro pari e di avere maggiore successo, anche indipendentemente dal ritorno economico.
Altro fenomeno in costante aumento nella popolazione giovanile è quello dell’addiction. Dalle ricerche condotte da alcuni istituti specializzati sui trend evolutivi di condotte e atteggiamenti adolescenziali, emerge un costante incremento dei comportamenti a rischio. Si sta espandendo la cultura dell’addiction, ovvero quell’orientamento alla sostanza che dà qualcosa in più, ma sono altresì in crescita altre tipologie di dipendenze comportamentali, come il gioco d’azzardo, la pratica di sport estremi, la guida spericolata su strada.
Come evidenziato dal Sottosegretario alla Salute, Gemmato, tra le nuove forme di dipendenza meritano particolare attenzione quelle di tipo tecnologico, come la dipendenza da internet: “overdose davanti agli schermi”. Tra i fenomeni di addiction legati all’uso della rete, il gaming è stato incluso nell’International Classification of Disease, 11th revision, come Gaming disorder. Altre forme di dipendenza dal web attenzionate dalla comunità scientifica sono, per esempio, quelle da relazioni virtuali, da eccessive informazioni, dai social network e dal cybersesso.
L’Internet Addiction Disorder (IAD) è studiato con una certa attenzione dalla comunità scientifica, considerato l’aumento esponenziale della tecnologia nella vita quotidiana anche dei più piccoli. Il rischio è quello di affrontare le relazioni interpersonali in modo surreale e che il sovra-utilizzo della rete per la gestione delle relazioni e delle proprie emozioni si tramuti in una vera e propria dipendenza. Nonostante il gioco d’azzardo sia vietato ai minori degli anni 18, dai dati della
sorveglianza HBSC del 2022, realizzata dall’ISS in collaborazione con le Regioni, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Istruzione e le Università di Torino, Padova e Siena, su un campione di oltre 89mila studenti intervistati tra gli 11 e i 17 anni, risulta che la percentuale di quindicenni che ha dichiarato di aver scommesso o giocato del denaro almeno una volta nella vita è pari al 34,7% del totale (47,2% ragazzi, 21,5% ragazze). Il Lazio è al quinto posto tra le Regioni in cui gli adolescenti giocano di più d’azzardo. Tra le misure messe in campo dal Centro Nazionale Dipendenze e doping dell’ISS, vi è la piattaforma “Uscire dal gioco”37, nonché il Telefono Verde Nazionale dedicato a tali problematiche.
Il Ministero della Salute è altresì molto attento a monitorare il fenomeno delle dipendenze, sia quelle da sostanze e alcol, sia quelle da gioco d’azzardo e da internet”.
PressGiochi