22 Novembre 2024 - 05:46

Manovra. Confcommercio: “Riavviare gli investimenti, soprattutto tecnologici, nelle reti di gioco degli apparecchi, delle scommesse e del bingo”

La dimensione della manovra lorda, come somma di maggiori spese e minori entrate, corrispondente agli impieghi, supera i 28 miliardi di euro. Mentre, le coperture/risorse -come somma di maggiori entrate

07 Novembre 2024

La dimensione della manovra lorda, come somma di maggiori spese e minori entrate, corrispondente agli impieghi, supera i 28 miliardi di euro. Mentre, le coperture/risorse -come somma di maggiori entrate e minori spese -ammontano a 19,3 miliardi. Concorrono a tale risultato le maggiori entrate (3,6 miliardi di euro circa) attese dalla revisione della disciplina sulla deduzione delle quote delle svalutazioni e perdite su crediti e dell’avviamento correlate alle DTA (circa 2,5 miliardi), dalla modifica della disciplina del versamento dell’imposta di bollo per i contratti di assicurazione sulla vita (970 milioni di euro nel 2025) e dalle misure in materia di concessioni sui giochi, nonche gli obiettivi di riduzione di spesa delle amministrazioni centrali dello Stato (spending review) pari a circa 2,6 miliardi di euro.

Lo afferma Confcommercio durante l’audizione che si è tenuta questa settimana alla Camera in merito alla Legge di Bilancio.

Disposizioni in materia di giochi

Stante la permanente situazione di stallo nell’Intesa tra Stato ed autonomie regionali e locali – afferma – in materia distributiva e di efficace prevenzione del gioco compulsivo e minorile, si registra la necessita di proroga biennale delle concessioni per le reti di apparecchi da gioco, sale bingo, negozi e punti scommesse.

Positiva la previsione che restituisce alle sale bingo la possibilità di ricollocarsi sul territorio nazionale.

L’onerosità delle proroghe resta significativa, tenendo conto delle condizioni economiche del comparto negli ultimi esercizi; da segnalare in particolare la continua perdita di raccolta degli apparecchi a piccola vincita AWP, superiore al 5% nell’esercizio corrente, nonché la non congruità della determinazione dell’onere in relazione al numero di diritti VLT assegnati, non corrispondente al numero di VLT effettivamente installati ed in esercizio a seguito dei limiti imposti dalle leggi regionali. In assenza quindi di un’intesa tra Stato regioni ed autonomie locali, nelle attuali condizioni del settore, quei diritti in esubero non potranno essere di fatto utilizzati.

Risulta pertanto prioritario, anche nella manovra in esame, ripristinare quanto prima le condizioni adatte a riavviare gli investimenti, soprattutto tecnologici, nelle reti di gioco degli apparecchi, delle scommesse e del bingo, per continuare a perseguire gli obiettivi di diffusione della legalità e di concreta tutela degli utenti.

 

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