23 Novembre 2024 - 13:40

Francia. Il governo rinuncia alla legalizzazione dei casinò online

L’Esecutivo francese ha ritirato il progetto di legge finanziaria del 2025 sull’autorizzazione dei casinò online. Un vero sollievo per gli otto casinò dei Pirenei Orientali e i loro 200 dipendenti.

29 Ottobre 2024

L’Esecutivo francese ha ritirato il progetto di legge finanziaria del 2025 sull’autorizzazione dei casinò online. Un vero sollievo per gli otto casinò dei Pirenei Orientali e i loro 200 dipendenti.

Un sospiro di sollievo per i sindacati. Il ministro del Bilancio, Laurent Saint-Martin, ha annunciato domenica 27 ottobre che il governo ha ritirato, dal bilancio 2025, l’emendamento che prevede l’apertura dei casinò online in Francia. “Si parlava che il governo avrebbe presentato un emendamento. Ora non è più così. Credo che dobbiamo prima lavorare tra di noi”, ha detto il ministro.

In una settimana, i professionisti del settore dei casinò fisici si sono organizzati e hanno reagito con forza. Secondo loro, autorizzare i casinò online potrebbe mettere a rischio 15.000 posti di lavoro nel primo anno. È quindi un sollievo per Dominique Dorgueil, segretario generale del sindacato Force Ouvrière per la sezione casinò: “Sappiamo in quale crisi si trovano i Pirenei orientali dal punto di vista occupazionale. Più di 200 posti potrebbero essere minacciati, questo annuncio quindi ci permette di respirare un po’.”

Sensazione condivisa dai direttori dei casinò. Renaud Carboneill, il direttore del casinò di Saint-Cyprien, temeva che questa offerta online non tutelasse i giocatori: “Abbiamo 100 anni di esperienza nella gestione dei giocatori e nella prevenzione degli abusi di gioco. Lì parlavamo di un servizio ad orario continuato 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Non può essere liberalizzato da un giorno all’altro.” Il gestore non si dice contrario alla legalizzazione dei casinò online, anzi, professionisti del settore ci lavorano da due anni: “Il nostro obiettivo è associare un’autorizzazione di casinò online a un casinò tradizionale in modo che le tasse sui benefici vengono trasferite ai comuni e ai posti di lavoro.”

Alla domanda se il tema potrà essere rimesso sul tavolo entro l’anno, il ministro del Bilancio risponde: “vedremo”. Laurent Saint-Martin riconosce che sono mancate le discussioni a monte con i professionisti del settore e che è necessaria una consultazione.

 

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