Una mozione con cui si impegna la Giunta ad opporsi, anche con il coinvolgimento dei soggetti del Terzo settore, all’apertura di nuove ed ulteriori sale da gioco sul territorio regionale,
Una mozione con cui si impegna la Giunta ad opporsi, anche con il coinvolgimento dei soggetti del Terzo settore, all’apertura di nuove ed ulteriori sale da gioco sul territorio regionale, rafforzando gli incentivi per la prevenzione e gli interventi per la cura delle ludopatie, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale.
La mozione, con primo firmatario il portavoce dell’opposizione, Claudio Borghi, era sottoscritta dall’intero gruppo della Lega Nord. Borghi, nell’illustrare il testo in Aula, ha ricordato che “la mozione cerca di dare un indirizzo ad alcune incongruenze presenti nella legge di stabilità” precisando che “il contrasto alle ludopatie e al gioco d’azzardo è il vero fine di quanto presentato”.
La consigliera Ilaria Giovannetti, Pd, ha evidenziato che “in Toscana siamo già di fronte a una diminuzione del numero di sale gioco” aggiungendo tuttavia che “la filosofia della mozione è condivisibile” e che “deve esserci una sempre maggiore sensibilizzazione”. In questo senso ha chiesto che si eliminasse la parte finale del dispositivo in cui si chiedeva di approfondire la tematica dell’apertura di nuove sale in quanto la Regione, ha detto, già opera in questo senso.
In accordo con lo spirito della mozione si è detto Andrea Quartini, M5S, che ha specificato che “sul gioco d’azzardo c’è da fare tanta strada” e che “in realtà la legge regionale cozza con la normativa nazionale”.
D’accordo con la mozione e col fatto che su un testo del genere vi sia un’unità di intenti nel Consiglio toscano, infine, si è detto anche Tommaso Fattori, capogruppo Sì.
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