20 Settembre 2024 - 04:44

BILANCIO DI SOSTENIBILITA’ 2023: TUTTI I NUMERI DEL COMPARTO DEL GIOCO PUBBLICO

Fondata nel 2006, ACADI, Associazione Concessionari di Giochi Pubblici, è un’organizzazione di categoria senza scopo di lucro, apartitica e indipendente. Aderente a Confcommercio – Imprese per l’Italia, ACADI rappresenta circa

18 Settembre 2024

Fondata nel 2006, ACADI, Associazione Concessionari di Giochi Pubblici, è un’organizzazione di categoria senza scopo di lucro, apartitica e indipendente. Aderente a Confcommercio – Imprese per l’Italia, ACADI rappresenta circa un quinto del sistema di controllo del gioco regolamentato in Italia in termini di esercizio delle concessioni e di organizzazione e controllo delle filiere distributive.
Il progetto di ACADI relativo al Bilancio di Sostenibilità 2023 ha l’obiettivo di dare evidenza della rilevanza strategica del Comparto del Gioco Pubblico per il Paese nel contesto ESG, in particolare del valore prodotto a tutela degli interessi costituzionali interessati: la salute, il risparmio e l’affidamento, così come l’ordine pubblico ed il gettito erariale, senza dimenticare l’impresa ed il lavoro.

Questo documento rappresenta la continuazione di un percorso avviato da tempo, che sta proseguendo con meccanismi di valutazione via via sempre più dettagliati, verificati e verificabili, desiderando offrire un quadro aggiornato delle attività svolte dal settore in termini di sostenibilità economica, sociale, ambientale e di governance, evidenziando che sono le principali e tipizzanti leve di azione che lo riguardano: la Responsabilità, la Legalità, la Fiscalità e l’Occupazione.

Il Gioco Legale e Responsabile

I “giochi pubblici” sono i prodotti, regolamentati da norme di legge o amministrative che, a fronte del pagamento di poste in denaro, consentono di vincere premi in denaro mediante la partecipazione a giochi aleatori, di abilità o pronostici su eventi (scommesse).

L’esercizio dei giochi e delle scommesse è un’attività economica per la prestazione di servizi ed è riservata, per legge, allo Stato (D.Lgs. 14 aprile 1948 n. 496, art. 1) ed affidata al Ministero della Economia e delle Finanze, che a sua volta opera per mezzo della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM). ADM esercita il presidio dello Stato nel settore dei giochi garantendo gli interessi dell’Erario attraverso la riscossione dei tributi e l’eventuale gestione del contenzioso, tutelando il cittadino con il contrasto agli illeciti e gestendo il mercato delle concessioni e degli atti regolamentari.
Il quadro normativo individua nel Concessionario la figura centrale del modello di funzionamento del sistema del gioco pubblico, assegnandogli specifiche  responsabilità direttamente derivate dai diversi obiettivi dello Stato di tutela degli interessi pubblici:
– garantire condizioni di legalità nello svolgimento dell’attività di raccolta e gestione dei flussi finanziari;
– assicurare ai giocatori la necessaria tutela ed assistenza;
– ridurre gli impatti negativi del gioco, come le infiltrazioni di natura criminale e i problemi sociali come le dipendenze e il gioco minorile;
– favorire la completa emersione del gioco ancora gestito in forma illecita;
– ottimizzare il gettito fiscale conseguito.
La lotta all’illegalità rappresenta una priorità per tutto il comparto; anche dal punto di vista del giocatore costituisce la prima e fondamentale forma di tutela, possibile grazie alla regolamentazione del settore del gioco.
Tra i principali obiettivi di sviluppo sostenibile del settore si collocano la tutela e la sicurezza del giocatore-consumatore, attuati attraverso le politiche di gioco
responsabile finalizzate alla salvaguardia della salute pubblica, con azioni di prevenzione e contrasto alla dipendenza anche con il concreto supporto degli operatori di settore, azioni fondamentali per affrontare i problemi legati al gioco problematico.

L’offerta di giochi e servizi del settore
Nel 2023 le concessioni di giochi pubblici complessivamente attive sono state oltre 500, delle quali oltre 400 nei giochi distribuiti nei punti vendita specializzati o generalisti. Oltre la metà della domanda di gioco, misurata con la spesa dei giocatori – anche dopo gli anomali anni della crisi pandemica ed i loro effetti sul mercato del gioco regolamentato – è presente negli esercizi generalisti. Aggiungendo la rete specializzata, quasi l’80% della domanda di gioco è rimasta, ancora nel 2023, nella rete “fisica”, pur crescendo la componente del gioco a distanza negli ultimi anni.
Il totale delle somme spese (Raccolta – vincite) rappresentano, nel 2023, 20,9 miliardi di euro, a fronte di una raccolta di 147,5 miliardi di euro, in crescita soprattutto per l’emersione del gioco illegale.
Il totale delle entrate erariali è pari a 12,0 miliardi di euro.
La rete fisica (retail) nella quale sono esercitate le differenti concessioni di giochi pubblici supera gli 85.000 punti vendita unici sul territorio nazionale, più di 10.000 dei quali sono sale specializzate per scommesse, apparecchi da gioco o bingo.
Il gioco a distanza è gestito, nell’offerta legale, da oltre 80 differenti Concessionari.
L’offerta legale è distribuita su circa 449 differenti siti o applicazioni di gioco dedicate al mercato italiano, ai quali si aggiungono 12 canali di ricezione telefonica e 3 canali televisivi dedicati.

La Dimensione Economica
Il comparto del Gioco Pubblico ha un impatto importante sulle grandezze economiche, fiscali e occupazionali del nostro Paese.
Secondo una stima effettuata la ricchezza complessiva generata dal comparto nel 2022 è pari a 11,801 miliardi di euro, considerando il valore aggiunto prodotto dalle aziende, il contributo indiretto, cioè derivante dalla collaborazione con la rete e i fornitori, e il contributo indotto derivante dalle spese delle famiglie.
11,801 miliardi di euro rappresentano lo 0,61% del Prodotto Interno Lordo italiano nel 2022.
Comparando invece, come in studi precedenti, le somme spese nel 2022 (20,3 miliardi) con il Prodotto Interno Lordo nello stesso anno il rapporto è dell’1,04%.
Infine, è stata valutata l’occupazione complessiva generata dalle imprese che si occupano di gioco pubblico. Il totale è stimato in circa 150.000 occupati (FTE).

Sostenibilità Sociale e Ambientale
Governance e Certificazioni
I Concessionari di Gioco Pubblico sono soggetti a regolamentazione e supervisione da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. La governance dei Concessionari di gioco pubblico prevede l’adozione di regole e procedure per garantire la legalità e la trasparenza delle attività di gioco. Queste regole riguardano la sicurezza dei giocatori, la prevenzione della frode e dell’attività criminale, la tutela dei minori e la prevenzione del gioco d’azzardo patologico.
Particolare attenzione viene posta dal comparto all’aspetto delle certificazioni, come strumenti gestionali per migliorare qualità, performance, compliance ed attenzione ai clienti interni ed esterni.
Le certificazioni più presenti nelle aziende esaminate sono le seguenti:
– ISO 9001:2015 Certificazione Qualità
– ISO/IEC 27001 Sistemi di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni
– ISO 45001:2018 Certificazione Salute e Sicurezza sul Lavoro
– ISO 14001:2015 Certificazione Ambientale
– G4 Global Gambling Guidance Group

Stakeholders e Matrice di Materialità
I principali stakeholder delle aziende del comparto del gioco pubblico rilevati dai Bilanci di Sostenibilità pubblicati dalle aziende del comparto, sono:
STAKEHOLDER INTERNI
Dipendenti; Management; Azionisti
STAKEHOLDER ESTERNI
Clienti/consumatori; Comunità finanziaria; Comunità locale/enti no profit; Fornitori; Istituzioni/Enti regolatori; Media; Associazioni di categoria; Università, ricerca, istituti di formazione; Rete distributiva; Partner commerciali; Business community; Esperti e rappresentanti del settore; Operatori del settore
I temi principali che emergono dalle analisi effettuate, comuni a tutte le realtà esaminate, sono i seguenti:
Promozione del Gioco Responsabile e tutela delle categorie vulnerabili
Sicurezza dei dati e tutela della privacy
Pari opportunità, promozione della diversità e inclusione
Emissioni di gas a effetto serra (GHG)
Consumo energetico e delle risorse
Sostegno alla comunità e alle buone cause

Strategia ESG del Settore
La strategia ESG (Environmental, Social, Governance) del settore contribuisce al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS/SDGs, Sustainable
Development Goals), attraverso la crescita economica sostenibile, creando di posti di lavoro, promuovendo la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico, collaborando con la comunità, adottando politiche sostenibili e responsabili nella gestione operativa delle società anche attraverso la promozione del Gioco Responsabile.

L’impegno per la Comunità
Le aziende del settore dei giochi pubblici sono impegnate a promuovere e sostenere un ambiente di lavoro etico e responsabile per il bene dei propri dipendenti, della comunità e degli stakeholder.
I principali impegni:
– Responsabilità Sociale d’Impresa attraverso contributi a iniziative di beneficenza e sociali, partnership con eventi non-profit e collaborazioni con organizzazioni sociali.
– Politiche di Responsabilità Sociale per sostenere l’equità di genere.
– Progetti Sociali e Culturali, come la promozione dell’arte, della cultura e dello sport per migliorare la qualità della vita nella comunità.
– Promozione dello sviluppo delle comunità locali.
– Promozione dell’istruzione: le aziende hanno sostenuto iniziative di formazione professionale contribuendo all’istruzione e alla formazione professionale, alla diffusione della cultura ed alla valorizzazione di percorsi storici di comunità e territori.

L’impegno per l’Ambiente
Le imprese di Gioco Pubblico adottando politiche sostenibili e responsabili dimostrano il loro impegno nella salvaguardia e nella tutela dell’ambiente, contribuendo alla lotta contro i cambiamenti climatici e alla promozione di uno sviluppo sostenibile per le generazioni future.
I principali impegni:
Riduzione delle emissioni e dell’utilizzo dell’energia; riduzione dei rifiuti e gestione responsabile delle risorse; mobilità sostenibile; formazione e sensibilizzazione; riduzione degli impatti aziendali; economia circolare; minimizzazione dell’utilizzo di risorse naturali; ottimizzazione dei consumi energetici; utilizzo di fonti di energia rinnovabili; riduzione del consumo di carta; introduzione lavoro agile e orari flessibili; compensazione CO2; educazione ambientale e promozione della cultura ecologica.

Le principali leve specifiche del comparto
La presenza del Gioco Pubblico sul territorio è il tema centrale. Ad oggi è minata dalla questione territoriale che dovrà trovare necessariamente una soluzione nel riordino del comparto previsto nella Delega al Governo per la riforma fiscale. La presenza sul territorio è fondamentale perché in questo modo si riesce ad agire sulle seguenti quattro leve:
• Responsabilità – tutela dell’utente sotto il profilo sanitario
• Legalità
• Fiscalità
• Occupazione

Responsabilità: i Giochi Pubblici, Sostenibili e Consapevoli
I Concessionari garantiscono il rispetto del divieto di gioco ai minori, attuano misure di tutela e assistenza dei consumatori e affiancano ADM per valorizzare il ruolo positivo del gioco, anche attraverso azioni di informazione che hanno lo scopo di elevare il livello di conoscenze e di consapevolezza del giocatore al fine di prevenire le dipendenze patologiche e proteggendo il consumatore dalle frodi e dalle insidie del gioco illegale, garantendo un impatto positivo sulla collettività.

La distribuzione sul territorio – IL RETAIL
circa 60.000 aziende di filiera
oltre 85.000 punti vendita di cui
oltre 10.000 punti specializzati
oltre 75.000 rete generalista di cui
circa 41.000 rete generalista bar ed esercizi pubblici e commerciali
circa 34.500 rete generalista tabaccherie e ricevitorie

Legalità: il presidio dei territori
In Italia, come in larga parte del mondo, il mercato regolamentato dei giochi con vincite in denaro ha assunto centralità nelle politiche pubbliche con l’effetto di un progressivo spostamento della domanda di gioco dal mercato illegale verso quello legale e controllato. L’incremento dei volumi di gioco è stato, infatti, il risultato di strategie volte a contrastare, con efficacia, fenomeni di gioco illegale, altrimenti dilaganti ed incontrollati, tutelare i consumatori ed indirizzare le entrate erariali emerse dall’azione di contrasto al gioco illegale verso finalità di pubblica utilità.
Nel 2023 abbiamo in Italia:
Comuni: 7.904
– Comuni con pubblici esercizi o tabaccherie\ricevitorie con apparecchi da intrattenimento: 5.980
– Comuni con sale con apparecchi da intrattenimento: 1.715

Fiscalità: il contributo fiscale
Il contributo erariale (prelievi ed utili erariali, imposta unica, prelievi sulle vincite) dalle attività dal comparto del gioco è stato pari a 8.4 miliardi di euro nel 2021, in crescita rispetto ai 7.2 miliardi di euro del 2020 (Dati ADM). Nel 2022 (primo esercizio di pieno recupero dopo la crisi pandemica del retail) abbiamo circa 11.2 miliardi di euro. Per il 2023 la stima è di 12,0 miliardi di euro.
Gli apparecchi da gioco pesano il 47% del totale dei prelievi dalle attività di gioco. In particolare, l’importo degli apparecchi AWP, a piccola vincita, presenti negli esercizi pubblici non specializzati è stimabile in circa il 33% dei prelievi, circa 3,5 miliardi di euro nel 2023.
Il peso delle entrate erariali rinvenienti dalla rete “fisica” (retail) è il 90%; in esso la rete “generalista” (che offre i giochi numerici, le lotterie e gli apparecchi AWP a piccola vincita) incide oltre il 61%, mentre quella delle sale specializzate circa il 29%. Il gioco online contribuisce per il 10%.
Queste dimensioni di gettito presuppongono una pressione fiscale sui differenti prodotti da mantenersi a livelli sostenibili, rischiando altrimenti la nuova crescita del sommerso.

Occupazione: il contributo occupazionale
Una stima rielaborata per questo studio conferma un numero di circa 150.000 occupati (FTE), in linea con la precedente stima di settore (ACADI – LIBRO BIANCO DEI GIOCHI PUBBLICI – 2016)
Rielaborando i valori occupazionali per il segmento retail nel suo complesso, per la verticale distributiva degli Apparecchi e, in essa, per gli occupati che tale offerta di prodotto garantisce nei punti generalisti dei pubblici esercizi, delle tabaccherie e ricevitorie e delle sale specializzate, è possibile stimare (facendo sempre riferimento a valori Full Time Equivalent – FTE):
– oltre 140.000 nel canale retail;
– oltre 110.000 occupati per la verticale distributiva degli Apparecchi;
Diverse migliaia di altri occupati garantiscono i servizi concessori, tecnologici e distributivi per questa filiera.

La questione territoriale
La presenza sul territorio dei diversi prodotti di gioco ad oggi è messa in discussione da leggi regionali e provinciali laddove prevedono distanziometri espulsivi che rendono non insediabile la quasi totalità del territorio. Le leve di sostenibilità del comparto possono essere minate dalla questione territoriale.

Dopo il riordino dell’online non può tardare il riordino del gioco fisico, pure previsto dalla Delega Fiscale (insieme all’armonizzazione del prelievo fiscale). Le leve per la sua definizione in Conferenza Stato Regioni non possono non tenere conto del reale apporto delle misure sin ora applicate (distanziometri e limitazioni orarie sostanzialmente espulsivi) che non hanno determinato il voluto contrasto al disturbo da gioco d’azzardo, come ampiament.

Diversamente continueranno a risentirne le reti distributive generaliste di bar e tabacchi che ad oggi come misurato nel bilancio, con la distribuzione del gioco
degli apparecchi contribuiscono in maniera determinante ad azionare le quattro leve della responsabilità, della legalità, del gettito e dell’occupazione. E con loro potranno andare in sofferenza gli strumenti di tutela degli interessi pubblici sottesi all’esistenza del comparto dei Giochi Pubblici: la tutela della salute e del risparmio, la tutela dell’ordine pubblico, la tutela del gettito erariale e la tutela dell’impresa e del lavoro.

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