Nell’ambito del protocollo d’intesa siglato tra le due Amministrazioni, i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Venezia e i militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di
Nell’ambito del protocollo d’intesa siglato tra le due Amministrazioni, i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Venezia e i militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Treviso hanno scoperto, presso un locale adibito a circolo associativo, sette totem illecitamente messi in funzione, che consentivano il gioco con vincita in denaro senza essere collegati alla rete telematica di ADM.
Il costante presidio del territorio da parte dei militari della Tenenza di Vittorio Veneto, unitamente alle specifiche competenze dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in servizio presso l’Ufficio dei Monopoli di Venezia, hanno consentito di sottoporre gli apparecchi a sequestro amministrativo. Per gli illeciti riscontrati sono previste sanzioni amministrative comprese da un minimo di 98.000 euro a un massimo di oltre 400.000 euro. A seguito della violazione accertata, ADM procederà all’accertamento e al recupero di un’evasione fiscale, ai sensi dell’art. 1, comma 646, della L. 23.12.2014 n. 190, per un importo di circa 370.000 euro, al netto delle relative sanzioni tributarie.
Inoltre, in sede di accesso è stata riscontrata l’assenza della tabella dei giochi proibiti, che deve essere esposta in maniera ben visibile in tutti i locali in cui sono presenti apparecchi per il gioco con vincita in denaro: per tale ragione, il responsabile del circolo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Treviso. L’operazione è frutto dell’impegno costante che l’Ufficio dei Monopoli per il Veneto e la Guardia di Finanza di Treviso profondono per garantire, nello specifico settore del gioco, la tutela degli interessi erariali e a salvaguardia dei consumatori, in particolare delle fasce più deboli, da proposte di gioco illegali.
La diffusione del presente comunicato stampa è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito, e nel rispetto dei diritti dell’indagato che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, è da presumersi innocente fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza (art. 5, comma 1, D. Lgs. n. 106/2006, come introdotto dall’art. 3 del D. Lgs. n.188/2021).
PressGiochi
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