22 Dicembre 2024 - 22:50

Australia: cresce il sostegno per un total ban della pubblicità dei giochi d’azzardo

L’organizzazione di beneficenza australiana Self Help Addiction Resource Centre (SHARC), che offre assistenza contro le dipendenze, ha espresso il suo sostegno a un divieto totale della pubblicità del gioco d’azzardo

28 Agosto 2024

L’organizzazione di beneficenza australiana Self Help Addiction Resource Centre (SHARC), che offre assistenza contro le dipendenze, ha espresso il suo sostegno a un divieto totale della pubblicità del gioco d’azzardo per proteggere i minori e i giocatori a rischio.

Il governo australiano sta considerando una versione attenuata del divieto totale proposto nel Murphy Report del 2023. Il sistema prevede un limite massimo di due annunci pubblicitari per ora fino alle 22:00, mentre gli annunci saranno vietati nell’ora precedente e successiva alla trasmissione di eventi sportivi dal vivo.

“Gli australiani sono la nazione con il più alto tasso di gioco d’azzardo pro capite al mondo, con perdite di 25 miliardi di dollari ogni anno”, ha dichiarato Clare Davies, CEO di SHARC, facendo riferimento a un rapporto delle Australian Gambling Statistics che indica una spesa di 25,9 miliardi di dollari nel 2018-19, sebbene non venga fornita alcuna fonte specifica. “Il costo non è solo finanziario: il gioco d’azzardo non colpisce negativamente solo chi gioca, ma anche le loro famiglie e amici.”

Davies ritiene che alcuni operatori “sembrano mirare ai minori” attraverso sponsorizzazioni con personaggi dello sport e dei media in Australia.

A questo si è aggiunta un’alleanza di ex politici, tra cui gli ex primi ministri John Howard e Malcolm Turnbull, che ha espresso il proprio sostegno al divieto totale di pubblicità a causa dell’aumento dei “devastanti” danni sociali, tra cui perdite finanziarie, problemi di salute e salute mentale, violenza tra partner, disgregazione familiare e suicidi. Il gruppo ha inviato una lettera al governo in agosto, chiedendo che entro tre anni venga vietata tutta la pubblicità del gioco d’azzardo.

I ministri del governo hanno respinto l’ipotesi di un divieto totale, affermando che la mancanza di entrate pubblicitarie legate al gioco d’azzardo metterebbe “sotto attacco” i media gratuiti del paese.

PressGiochi