E’ all’esame della Commissione Bilancio del Senato il disegno di legge recante l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2024. Il disegno di legge di assestamento, disciplinato dall’articolo 33
E’ all’esame della Commissione Bilancio del Senato il disegno di legge recante l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2024.
Il disegno di legge di assestamento, disciplinato dall’articolo 33 della legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196 del 2009), ha lo scopo di aggiornare a metà esercizio le previsioni di bilancio formulate a legislazione vigente, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto. L’aggiornamento riguarda, con riferimento alle entrate, l’eventuale revisione delle stime del gettito, e, con riferimento alle spese, limitatamente alla componente discrezionale, gli effetti di eventuali esigenze sopravvenute.
A relazionare in Commissione, ieri, è stato il relatore Loris FDI che ha ricordato: “Riguardo alle spese finali, la proposta di assestamento ne determina un aumento di 28,7 miliardi, derivanti da un aumento della spesa corrente in misura pari a 8,7 miliardi e della spesa in conto capitale per 19,9 miliardi.
Per la spesa corrente, le proposte di assestamento prevedono, in particolare, maggiori stanziamenti per i rimborsi e le poste correttive delle entrate di 3.958 milioni, su cui incidono l’adeguamento delle dotazioni di bilancio alle esigenze, già scontate nei tendenziali di finanza pubblica, legate alla regolazione dei rimborsi fiscali e l’incremento degli stanziamenti inerenti le vincite per i giochi, in relazione all’andamento delle correlate entrate. Aumentano, altresì, gli stanziamenti per i trasferimenti correnti alle amministrazioni pubbliche per 3.731 milioni in termini di cassa. Nell’ambito di questi, aumentano in misura consistente i contributi in conto esercizio alle regioni, pari a 2.392 milioni per la cassa, e i contributi in conto esercizio alle amministrazioni centrali, pari a 328 milioni sia per la competenza che per la cassa. Registrano maggiori stanziamenti anche i consumi intermedi per 373 milioni.
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