Il 1° giugno sono entrati in vigore le regolamentazioni dettate da ADM sulle tipologie di bonus che i concessionari possono offrire per le scommesse a quota fissa su eventi diversi
Il 1° giugno sono entrati in vigore le regolamentazioni dettate da ADM sulle tipologie di bonus che i concessionari possono offrire per le scommesse a quota fissa su eventi diversi dalle corse dei cavalli e su eventi non sportivi, e sulla possibilità per il concessionario stesso di correggere gli errori nelle proprie quote.
Quest’ultimo – scrive Marco Cerigioni sull’ultima uscita di PressGiochi MAG ripercorrendo le ultime novità introdotte da ADM in tema di bonus scommesse ed errore quota – era particolarmente atteso, in quanto, fino ad ora, per un concessionario l’unico modo per evitare di pagare un cliente che abusava in malafede di un errore sulle quote era di sottoporsi a lunghi e complessi procedimenti giudiziari.
Ora, in caso di errore di quota, il concessionario non potrà gestire autonomamente la correzione dell’errore di quota, ma dovrà richiedere e avviare un processo di riconoscimento e autorizzazione all’ADM. Pertanto, dopo la richiesta di correzione delle quote da parte del concessionario, l’ADM le ricalcolerà secondo criteri e modalità individuate nel decreto attuativo.
Secondo l’Amministrazione, la definizione di errore di quota richiede che questo sia rilevabile e riconoscibile dal giocatore al momento della scommessa a quota fissa. Diversi criteri sono stati stabiliti per ricalcolare le quote corrette nelle scommesse pre-match o live.
Nel primo caso, per le tipologie di scommessa composte da un numero di esiti minore di 20, ADM opera confrontando il valore soglia (indicato nella tabella allegata al decreto), in corrispondenza della quota comunicata dal concessionario, e il valore medio ponderato di tutte le quote registrate al totalizzatore nazionale per quel determinato evento. ADM certifica la sussistenza dell’errore quota se il valore medio ponderato è minore o uguale al valore soglia. Per le scommesse composte da un numero di esiti ≥ 20, ADM certifica la sussistenza dell’errore quota laddove la quota comunicata sia maggiore o uguale al valore medio ponderato moltiplicato per 4,00.
A differenza delle scommesse pre-match, per le scommesse live ADM ha previsto che un errore di quota possa essere riconosciuto sulla base della prova documentale diretta dell’errore commesso dal concessionario, e non solo a seguito di un mero calcolo delle conseguenze di tale errore in termini di quote diverse da quelle offerte dagli altri concessionari.
In caso di riconoscimento dell’errore, per tutte le tipologie di scommessa sopra indicate, ADM ricalcola le quote per tutti gli esiti oggetto di pronostico, rispetto ai quali il concessionario non potrà derogare.
Questo nuovo sistema permette inoltre al bookmaker di impugnare in sede giudiziale le determinazioni di rettifica-diniego dell’ADM, nonché per il riconoscimento di quegli errori che non rientrano nei criteri e nella soglia individuati da ADM.
Le nuove norme sui bonus delle scommesse sportive portano chiarezza ma anche varie restrizioni – come ad esempio il tetto di 100 euro al bonus utilizzato e per l’effettuazione di una scommessa a quota fissa e la limitazione dell’importo massimo dei bonus erogabili in un mese, pari al 50% della differenza tra il movimento netto e gli importi restituiti in vincita, fermo restando un limite minimo pari al 3% della raccolta. Nel complesso, però, il dispositivo sembra garantire equità e trasparenza sia per gli operatori che per i giocatori. Pertanto, può essere considerato un passo avanti nella prospettiva di mantenere l’integrità del settore e promuovere un ambiente di gioco positivo.
Marco Cerigioni – PressGiochi MAG
Fonte immagine: https://it.depositphotos.com
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