Arriva oggi, giorno in cui i concessionari dovranno effettuare il versamento della seconda trace della tassa dei 500 mln – visto che il 31 ottobre cadeva di sabato-, la decisione
Arriva oggi, giorno in cui i concessionari dovranno effettuare il versamento della seconda trace della tassa dei 500 mln – visto che il 31 ottobre cadeva di sabato-, la decisione del consiglio di Stato interpellata in via d’urgenza da tre concessionari della rete dei giochi, Admiral Gaming Network, Snai e Codere.
I tre operatori si sono appellati a Palazzo Spada per la riforma della decisione del Tar Lazio del 21 ottobre che aveva respinto la richiesta cautelare di sospendere il pagamento dei 300 milioni.
Per il Consiglio di Stato, che ha respinto l’istanza, il pagamento previsto dalla legge di Stabilità 2015 non costituisce di fatto una danno irreparabile per gli operatori. “L’adozione del provvedimento cautelare d’urgenza – spiega – presuppone l’esistenza di una situazione ad effetti irreversibili ed irreparabili tale da non consentir neppure di attendere il tempo intercorrente tra il deposito del ricorso e la prima camera di consiglio utile che nella fattispecie è calendarizzata per il prossimo 24 novembre 2015”.
Tale pregiudizio per il CdS non acquista nell’intervallo anzidetto i caratteri della irreversibilità e della irreparabilità; e, pertanto, difettano i presupposti di cui all’art. 56 del D.Lgs 2 luglio 2010 n. 104.
I concessionari hanno incassato ad oggi poco più della metà degli importi dovuti dalla filiera. Come anticipato nei giorni scorsi, i concessionari verseranno le quote incassate dalla filiera e le quote di propria competenza ma in base alle somme riversate ad oggi dai gestori si teme di versare una quota di un terzo rispetto alla somma attesa dallo Stato, intorno ai 100 milioni di euro.
PressGiochi
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