22 Novembre 2024 - 14:33

Prato, 12 arresti per scommesse e gioco d’azzardo illegali

Le forze dell’ordine hanno portato avanti un’operazione congiunta che ha portato alla luce un intricato sistema di gioco d’azzardo illegale, estorsioni, traffico di droga e evasione fiscale, con tentativi di

16 Aprile 2024

Le forze dell’ordine hanno portato avanti un’operazione congiunta che ha portato alla luce un intricato sistema di gioco d’azzardo illegale, estorsioni, traffico di droga e evasione fiscale, con tentativi di trasferire fondi all’estero per eludere le tasse italiane. La squadra mobile della questura di Pistoia, collaborando con il nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza, ha coordinato un’azione che ha condotto all’esecuzione di 12 misure cautelari, di cui 9 con arresti in carcere (presso i penitenziari di Prato, Pistoia e Pisa) e 3 ai domiciliari con braccialetto elettronico.

Le persone coinvolte, di nazionalità sia italiana che cinese, sono accusate di vari reati, tra cui estorsione continuata in concorso, associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo dell’attività di raccolta di giochi e scommesse, esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, falsificazione di atti pubblici, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, evasione fiscale e emissione di fatture per operazioni inesistenti. Inoltre, per alcuni indagati, sono stati sequestrati beni e somme di denaro per un valore complessivo di circa 1.184.000 euro. Tra i beni confiscati figurano anche 3 sale giochi e scommesse, 5 società e 1 autovettura.

L’indagine, condotta per oltre un anno dalla squadra mobile di Pistoia e dalla Guardia di Finanza, ha permesso di smascherare un sistema di scommesse illegali sia online, attraverso siti clonati, sia in sale slot a Prato, presumibilmente gestite da cittadini cinesi ma in realtà controllate da due degli arrestati. Durante le indagini è emerso un fenomeno estorsivo persistente.

In particolare, sono state scoperte frodi fiscali organizzate da uno degli indagati cinesi, in collaborazione con altri soggetti, che includevano l’intestazione fittizia di imprese, l’emissione di fatture false e il trasferimento di denaro in Cina per evitare il pagamento delle tasse in Italia, anche in relazione ad attività imprenditoriali ottenute tramite estorsione.

All’operazione hanno partecipato squadre mobili da Prato, Roma, Latina, Lucca e Massa-Carrara, coinvolgendo circa 90 agenti di varie unità specializzate, comprese unità cinofile e esperti in tecnologie avanzate come il georadar, utilizzato per individuare nascondigli o cavità nascoste. Il nucleo di polizia economico finanziaria ha contribuito con circa 40 militari e il supporto di unità specializzate per la ricerca di denaro e preziosi. Sono state eseguite perquisizioni locali, domiciliari e personali, con il coinvolgimento del Nucleo centrale della Polizia dei giochi e delle scommesse e del Gruppo Mezzi Tecnici del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma.

PressGiochi

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