23 Novembre 2024 - 00:44

Dati ESPAD 2023: il 4,8% dei minori è un giocatore problematico

Molinaro (CBNR): “Il divieto di gioco d’azzardo ai minori non funziona. Il 20% dei ragazzini gioca online”

11 Aprile 2024

Si è tenuto oggi a Milano la terza tappa del progetto “La trappola dell’azzardo” promosso da Avviso Pubblico e BPER Banca. Tra i partecipanti anche Sabrina Molinaro, Epidemiologa, Dirigente di Ricerca del Laboratorio di Epidemiologia Sociale IFC-CNR che ha presentato in esclusiva i dati Espad 2023 relativi solo ai minorenni.

“Abbiamo indagato – ha detto Molinaro – quanto è diffuso il gioco tra i minori, ai quali dovrebbero essere assolutamente vietato. Ogni anno partecipano allo studio circa 200 scuole. In Lombardia partecipano una 30ina di scuole. Analizzando le normative realizzate sul gioco in Italia, il primo intervento che ha considerato il gioco come un problema è stato del 2013. Negli anni la raccolta è sempre cresciuta. Dopo il lockdown è esploso il gioco online e nel 2023 nell’online sono stati raccolti 82 mld di euro, per un totale di 150 mld circa di raccolta totale. Tanti interessi ci sono dietro al gioco.

Nel 2023 si è raggiunto il dato più alto tra i minori, il 53% degli studenti ha giocato una volta l’anno e il 4,8% (120mila) ha un profilo problematico rispetto al 6,1% che ha un profilo a rischio.

Tra i giovani incide molto l’offerta di gioco online. Tra i giovanissimi anche le ragazze sono attratte dal gioco. Nell’attività di gioco non c’è differenza tra maggiorenni e minorenni.

Il divieto di gioco per minori non funziona. Lo vediamo anche per tabacchi e alcool, quindi possiamo affermare che questo tipo di normativa non funziona molto. I giochi preferiti sono i Gratta e vinci, le scommesse per i ragazzi, le lotterie per le ragazze. Va detto che i ragazzini giocano molto sulle scommesse e a pochi di loro viene vietato il gioco nelle sale scommesse o nei bar e tabacchi.

Nell’online sono il 20% i ragazzi entro i 17 anni che ci dicono di giocare d’azzardo. I genitori sono fondamentali in questo passaggio perché non controllano l’uso di carte di credito o tessere sanitarie.

Tra i luoghi nei quali viene impedito di giocare – ha concluso la ricercatrice -va detto che ci sono adulti che vietano il gioco in esercizi come bar o tabacchi, e la maggioranza dei ragazzi sa che esiste un divieto di gioco sotto i 18 anni”.

PressGiochi

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