22 Novembre 2024 - 13:58

Gioco legale. Fipe: “Una rete di 38.000 punti vendita impegnata a tutelare legalità e salute dei consumatori”

Il Presidente Cangianelli: “Le circa 4.700 sale specializzate ed i quasi 33.000 esercizi che affiancano i giochi pubblici ad offerta di ristorazione ed intrattenimento vanno tutelati per il ruolo cruciale che ricoprono sui territori”

05 Aprile 2024

L’attuale dibattito politico sul riordino del settore del gioco legale è l’occasione per fare il punto sulle reti di offerta attive sul territorio italiano, ed in particolare per le sale specializzate ed i pubblici esercizi non specializzati, diversi da tabaccherie e rivenditori di generi di monopolio, attivi con offerte di gioco: punti vendita che propongono principalmente apparecchi da intrattenimento a piccola vincita, corner di scommesse, gioco del bingo e videolotterie all’interno delle gaming halls.

EGP e FIPE hanno individuato più puntualmente le dimensioni di questi canali di vendita, sulla base di analisi incrociate nelle diverse banche dati nazionali dell’Agenzia Dogane e Monopoli e del sistema camerale, basandosi sui punti vendita autorizzati alla raccolta delle differenti concessioni e sui codici ATECO.

Le sale specializzate per i giochi pubblici operative a fine 2023 sono in totale 4.668. Si tratta di sale per il gioco del bingo, negozi scommesse e sale dedicate ad apparecchi da intrattenimento, nelle quali è presente anche offerta di ristorazione ed è vietato l’accesso ai minori. Il maggior numero di punti è in Lombardia e Campania (rispettivamente 669 e 666, in entrambi i casi poco più del 14% sul totale), seguite dal Lazio e dal Piemonte (rispettivamente 438 e 425, in entrambi i casi poco più del 9% sul totale).

I pubblici esercizi, differenti dalle ricevitorie di prodotti di lotteria, che propongono solo come attività secondaria ed accessoria apparecchi da intrattenimento e raccolta di scommesse, sono prevalentemente bar ed altri esercizi di ristorazioneil totale nazionale al 2023 è di 32.973. Anche in questo segmento la concentrazione di questi esercizi è prevalente in Lombardia (5.525 punti, quasi il 17% del totale) seguita dalla Campania (3.336 punti, circa il 10% del totale), dal Lazio (2.783 punti, 8,4% del totale) e dal Veneto (2.738, 8,3% del totale).

I pubblici esercizi riconducibili sia alla legge 287 del 1991 che alle successive regolamentazioni dei giochi in concessione – dichiara Emmanuele Cangianelli, Presidente EGP FIPE – rappresentano circa il 45% delle reti di offerta legale di giochi in denaro al 2023 ed intorno al 50% della spesa complessiva di gioco in Italia. Per gli elevati prelievi erariali sui giochi proposti oltre la metà delle entrate erariali dai giochi è garantita dai pubblici esercizi.”

“Come Sistema Confcommercio lavoriamo da tempo per favorire una concreta qualificazione dell’offerta di gioco nei pubblici esercizi: la responsabilità, sociale e giuridica, delle decine di migliaia di imprenditori e dei loro collaboratori che curano la raccolta dei giochi regolamentati proposti nelle sale e nei bar è la base per regole più efficaci sui controlli di accesso al gioco, essenziali anche per scongiurare il gioco minorile. L’estesa digitalizzazione di soluzioni di controllo e prodotti di gioco a disposizione degli esercenti nelle future concessioni – conclude Cangianelli – sarà essenziale per mantenere e migliorare i luoghi di gioco nei quali intrattenersi, consapevolmente ed in piena sicurezza, prevenendo più efficacemente le dipendenze grazie alla comunicazione diretta con i consumatori che gli esercenti possono assicurare.”

PressGiochi

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