23 Dicembre 2024 - 13:13

Il futuro del gioco online tra nuove strategie di marketing responsabile e valutazioni economico finanziarie

Alla fine del 2023 è stato avviato il processo di riordino del gioco pubblico con l’approvazione, in esame preliminare, nel Consiglio dei ministri del 19 dicembre del decreto legislativo che

11 Marzo 2024

Alla fine del 2023 è stato avviato il processo di riordino del gioco pubblico con l’approvazione, in esame preliminare, nel Consiglio dei ministri del 19 dicembre del decreto legislativo che introduce disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza, ai sensi dell’articolo 15 della Legge delega per l’attuazione della riforma fiscale (Consiglio dei ministri, comunicato 19 dicembre 2023, n. 62). L’iter di approvazione del decreto legislativo ha già incassato il benestare della conferenza Stato-Regioni seppure con delle osservazioni e prosegue il suo iter istituzionale. I tempi per la sua approvazione definitiva rimangono incerti considerando che necessita ancora del parere del Consiglio di Stato e del periodo di stand still all’Unione europea (90 giorni).


Lo scrive sulle pagine di PressGiochi MAG Laura D’Angeli  consulente direzionale e fondatrice dello “Studio D’Angeli” con esperienza ventennale nel lancio di start up e nella pianificazione strategica ed economico-finanziaria. Negli ultimi 15 anni la sua attività si è concentrata su progetti per l’innovazione e il marketing responsabile nel settore del gaming. Ha pubblicato un libro per la Franco Angeli: “L’e-sport in Italia, come sviluppare una strategia di successo”.


Il tempo dell’iter normativo può essere utile per le aziende interessate alla partecipazione al bando per verificare da un lato il possesso dei requisiti soggettivi richiesti per la partecipazione e dall’altro per valutare la sostenibilità economico-finanziaria dell’operazione.

Importanti novità emergono dalla lettura e dall’analisi del testo del decreto legislativo, elementi che possono avere un impatto oltre che sugli investimenti iniziali anche sui costi operativi di gestione.

La sostenibilità sociale e la correlata implementazione di politiche di prevenzione e contrasto al Disturbo da Gioco d’Azzardo (DGA) rappresentano i pilastri dello sviluppo del gioco online per i prossimi anni così come la capacità di evolversi rispetto al cambiamento tecnologico. La nuova concessione del gioco online arriverà presumibilmente fino al 2034 (qualora il 2025 fosse l’anno di avvio). Quasi un decennio che, se sarà connotato dal fermento creativo che ha caratterizzato gli ultimi anni (i.e. smartphone, Intelligenza Artificiale, Metaverso e blockchain) sicuramente sarà diverso da quello che potremmo immaginare oggi.

Non è un caso che tra i requisiti soggettivi richiesti ad un concessionario di gioco online figuri la capacità di supportare le possibili innovazioni tecnologiche e la cybersicurezza. L’importanza dell’innovazione tecnologica emerge chiaramente anche nei requisiti per i prodotti di gioco. Viene esplicitamente menzionata la possibilità di offrire “ulteriori giochi svolti in modalità virtuale o digitale, anche attraverso il metaverso…”, dimostrando così l’accento posto sull’adozione di tecnologie avanzate e l’esplorazione di nuove modalità di gioco digitali e virtuali.

Quindi, operare nel settore del gioco a distanza richiederà oltre ad un’elevata capacità d’investimento iniziale connessa al costo della concessione anche la necessità di affrontare una nuova complessità organizzativa connessa al rafforzamento delle funzioni e delle competenze legate alla sostenibilità sociale, al marketing responsabile e all’innovazione.

Sulla base degli elementi che emergono dal citato decreto legislativo in fase di approvazione possiamo ragionevolmente immaginare un complesso quadro normativo in cui il concessionario online per l’esercizio della sua attività si troverà a dover sviluppare specifiche capacità organizzative e gestionali per l’espletamento degli adempimenti e per l’immediato adeguamento agli eventuali mutamenti tecnologici essenziali per l’esercizio del business. L’adozione di politiche di gioco responsabile “evolute” basate su strumenti di intelligenza artificiale e sulla definizione di vere e proprie strategie di comunicazione responsabile saranno attività che entreranno a far parte delle core competence di un concessionario influenzando i processi più tradizionali legati al business. Non sarà più opportuno parlare solo di “regulatory compliance” ma di strategie di business sostenibili.

La complessità organizzativa si accompagna ad una rinnovata struttura dei costi che vede oltre al canone di concessione annuale pari allo 3% del margine netto (raccolta meno vincite e imposte di gioco) nuovi costi nascenti come quelli legati all’implementazione e al monitoraggio delle nuove politiche di gioco responsabile anche attraverso l’uso di strumenti predittivi, le certificazioni di qualità oltre alla realizzazione di nuove campagne di comunicazione per un importo pari allo 0,2% dei ricavi netti.

In un settore destinato a essere ridefinito, è cruciale anticipare le tendenze e prevedere le opportunità emergenti allo scopo di individuare il proprio posizionamento. Ciò implica la necessità di ridefinire le politiche di marketing responsabile, passando dalla semplice adozione di misure isolate di gioco responsabile a una strategia più completa e adatta al nuovo contesto normativo e competitivo. Inoltre, è fondamentale condurre valutazioni economico-finanziarie sulla fattibilità del nuovo modello di business anche per assicurare la stabilità del rendimento degli investitori.

 

 

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