22 Novembre 2024 - 18:33

Slot machine e limiti orari: vittoria per i tabaccai di Ventimiglia

Nel giro di due giorni, FIT-STS consegue una seconda vittoria in Consiglio di Stato ottenendo l’annullamento dell’ordinanza con cui il Sindaco di Ventimiglia aveva relegato gli orari di funzionamento delle

07 Marzo 2024

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Nel giro di due giorni, FIT-STS consegue una seconda vittoria in Consiglio di Stato ottenendo l’annullamento dell’ordinanza con cui il Sindaco di Ventimiglia aveva relegato gli orari di funzionamento delle slot nelle sole ore serali e notturne. Con un ricorso in appello simile a quello esercitato nei confronti del Comune di Cairo Montenotte (SV), i tabaccai sono riusciti a far ribaltare la sentenza di primo grado del Tar Liguria che aveva confermato l’ordinanza sindacale.

Il ricorso della FIT, – afferma il Sindacato dei Totoricevitori Sportivi – dice il supremo giudice amministrativo, coglie nel segno laddove evidenzia che la concentrazione dell’esercizio del gioco nella fascia oraria 19.00-07.00 di fatto estromette “i tabaccai, non titolari di bar o di altro pubblico esercizio né certamente titolari di sale gioco, dall’attività per la quale erano stati legittimamente autorizzati”.

L’ordinanza di Ventimiglia, inoltre, viola i principi di proporzionalità e di parità di trattamento nella misura in cui, oltre a risultare eccedente rispetto al suo scopo, danneggia le tabaccherie che, diversamente dai bar o dalle sale gioco, non possono scegliere di rimanere aperte la notte.

Le parole di Palazzo Spada

Come ha avuto modo di affermare il Consiglio di Stato: “L’orario stabilito con l’ordinanza impugnata (divieto di gioco dalle 07,00 alle 19,00 tutti i giorni, festivi compresi) finisce con incidere sfavorevolmente ed in maniera non adeguata sui soli titolari delle tabaccherie del comune di Ventimiglia, comportando una drastica limitazione dell’orario di funzionamento dei giochi relegato alle sole ore notturne e della tarda serata, passando da una fascia oraria media di circa otto ore ad una fascia oraria di una o, al massimo, due ore soltanto, considerati gli orari di esercizio stabiliti per le rivendite di generi di monopolio.

Peraltro la scelta del Comune di Ventimiglia, oltre ad estromettere di fatto i tabaccai, che come la ricorrente non sono titolari anche di bar – donde l’erroneità in parte qua della motivazione della sentenza di prime cure in ordine alla prospettata censura – dallo svolgere l’attività per i quali sono stati legittimamente autorizzati con il rilascio della licenza ex art. 110 T.U.L.P.S., appare singolare avuto riguardo all’obiettivo preso di mira, posto che la scelta dell’orario notturno in cui concentrare le giocate è quello che consente il minor controllo della comunità, come palesato dalla circostanza che per contro nella maggioranza dei comuni, secondo l’id quoad plerunque accidit, si sceglie l’orario diurno per concentrare le giocate…

Aver deciso che il funzionamento degli apparecchi da gioco possa soltanto essere attivato nelle ore notturne equivale pertanto ad una quasi completa espulsione di tale tipologia di gioco dalle tabaccherie, che tuttavia sono state anch’esse, come tutti gli altri operatori, legittimamente autorizzate a svolgerlo dallo Stato.

L’ordinanza impugnata è pertanto irragionevole, sproporzionata in ordine a detta scelta, determinando una grave disparità di trattamento tra soggetti parimenti autorizzati ad installare gli apparecchi in questione, non rilevando ex se la circostanza, evidenziata dal primo giudice, che per i tabaccai l’attività in questione sia meramente accessoria nel momento in cui di fatto viene pressoché interdetto l’utilizzo della licenza loro rilasciata, in relazione alla quale hanno effettuato degli investimenti e che consente un’ulteriore possibilità di guadagno lecito”.

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