21 Novembre 2024 - 18:18

Lama (Federamusement): “Serve netta distinzione tra i nostri giochi e quelli con vincita in denaro”

“Con il settore del gioco a vincita non c’è un dialogo e nemmeno dovrebbe esserci”

28 Febbraio 2024

“Differenze normative sottili, differenze del mercato profonde. E’ questa l’asincronia del sistema. Stiamo lottando da tanto tempo anche per trovare un nome reale per le nostre sale, non si può più dire sale giochi perché si fa riferimento alle slot machine e alle vlt. Una realtà legittima ma lontana anni luce dal nostro settore dedicato alle famiglie e ai bambini. Senza vincita in denaro sono le nostre attrazioni che rappresentano la nostra etica e la nostra offerta verso il mercato”.

Così Alessandro Lama di Federamusement Confesercenti a PressGiochi nella giornata di apertura della seconda edizione di Feexpo a Bergamo.

Lama ci parla delle battaglie del settore amusement e della necessità di fare una netta distinzione con il gioco a vincita in denaro.

“Nel settore – afferma – c’è una proposta tecnologica molto interessante ma troppo spesso inapplicabile sul mercato italiano. E’ questo il colpo che ci da l’intreccio delle leggi trasferite dal Comma 6 (art. 110 Tulps, ndr) dei giochi a vincita in denaro al nostro settore. Tante attrazioni non possono essere utilizzate in Italia mentre sono perfettamente legittime in Germania, Austria Francia, e in tutto il resto del mondo, come Cina, Stati Uniti, Emirati Arabi. Tutte le novità hanno un blocco dovuto a delle leggi lontane dal vero sviluppo del mercato.

Interloquiamo sia con l’ente regolatore, ADM, con il quale abbiamo un tavolo aperto, ma il problema è la legislazione di base che i Monopoli come ente regolatore non possono toccare. Qui entra in ballo la politica che troppo spesso non comprendere le differenze tra il nostro settore e quello in vincita in denaro.

Il settore del vincita in denaro è un macigno pesantissimo che porta la politica ad avere difficoltà ad interloquire con noi nella maniera corretta. Questo va superato per far comprendere che siamo un mercato completamente diverso che necessità di legge tutte nostre”.

Ma c’è un dialogo con il mondo del gioco con vincita in denaro?

“No, non c’è un dialogo e nemmeno dovrebbe esserci: la realtà vera è che sono due mercati completamente diversi. Noi, come amusement, abbiamo la responsabilità di offrire un prodotto a dei bambini e alle famiglie per questo da parte nostra deve esserci una attenzione altissima verso temi come quelli della ‘ludopatia’.

E sul fronte dell’innovazione dei prodotti, come si muove il mercato?

“Gli strumenti cambiano, ci sono sviluppi, come la collaborazione con il mondo degli esport, stiamo cercando alternative, con la volontà di sostituire anche in maniera frenetica macchine che non sono autorizzate in Italia con dei concetti nuovi: esport, realtà virtuale etc. Ma c’è ancora tantissimo lavoro da fare perché l’offerta deve cambiare visto che il mondo sta cambiando più velocemente delle nostre leggi”.

PressGiochi

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