Occorre introdurre il divieto assoluto di qualsiasi comunicazione commerciale audiovisiva e radiofonica, diretta o indiretta, che induca all’acquisto di prodotti o alla partecipazione ad attività di gioco, quali lotterie, concorsi
Occorre introdurre il divieto assoluto di qualsiasi comunicazione commerciale audiovisiva e radiofonica, diretta o indiretta, che induca all’acquisto di prodotti o alla partecipazione ad attività di gioco, quali lotterie, concorsi a premio, scommesse sportive, newlot o attività, anche online, comunque denominate finalizzate alla riscossione di somme di denaro, la cui vincita sia determinata esclusivamente dal caso.
L’onorevole Borghesi di Lega Nord lo ha chiesto ieri in un ordine del giorno presentato al ddl Riforma della Rai all’esame in queste ore presso la Camera dei deputati.
Numerose le proposte relative al settore dei giochi e al divieto pubblicitario. Come a dichiarato Borghesi “non si può tollerare che le emittenti radiotelevisive perpetrino nel pubblicizzare forme di gioco cosiddetto compulsivo anche perché, secondo i dati della Consulta Nazionale Fondazioni Antiusura, il gioco d’azzardo è considerato la maggior causa di ricorso a debiti e/o usura in Italia e il principale costo sociale generato dall’aumento esponenziale del ricorso al gioco d’azzardo è il sovraindebitamento familiare e, anche per questo, la dipendenza dal gioco, ludopatia, è una delle principali cause di suicidio”.
“E’ tempo di considerare la dipendenza dal gioco, alla stregua della dipendenza dal tabacco o dell’alcool, come un comportamento socialmente dannoso, il cui abuso porta alla dipendenza da gioco d’azzardo, vera e propria malattia riconosciuta a livello internazionale dall’organizzazione mondiale della sanità”.
A presentare un odg per impegnare il Governo contro la pubblicità del gioco anche l’on. Franco Bordo di Sel firmatario dell’emendamento respinto dalla Camera. Il Sel chiede di impegnare il governo per impedire il divieto assoluto di trasmissione di spot a favore del gioco d’azzardo.
Sulla questione è intervenuto anche il Pd che ha chiesto in una ordine del giorno di applicare le disposizioni contenute nel decreto Balduzzi. “Il provvedimento (Riforma Rai, ndr.) – ha dichiarato il deputato Taricco – prevede che il servizio pubblico radiotelevisivo garantisca in orari determinati dei contenuti destinati a minori; è fondamentale garantire una tutela puntuale dei minori anche e soprattutto nelle fasce orarie e nei programmi a loro dedicati. Il decreto balduzzi del 2012 vieta la trasmissione di messaggi pubblicitari inerenti giochi con vincite in denaro, per questo il Governo deve intervenire nella definizione delle norme attuative previste a dedicare attenzioni e a dettare condizioni tali da evitare pubblicità connesse ai succitati giochi in particolare nelle fasce orarie cui accedono i minori”.
PressGiochi