23 Dicembre 2024 - 12:59

Decreto giochi online. Don Zappolini (Mettiamoci in gioco): “L’erario guadagna sempre meno dal gioco, ma a chi giova questa strategia?”

“Mettiamoci in Gioco è una rete di 34 sigle nazionali che si occupano di diversi settori toccati dal gioco patologico, a contrasto dei problemi da patologie, reti antimafia e reti

15 Febbraio 2024

Mettiamoci in Gioco è una rete di 34 sigle nazionali che si occupano di diversi settori toccati dal gioco patologico, a contrasto dei problemi da patologie, reti antimafia e reti dei Comuni che lavorano tutte insieme a favore di chi ne subisce le conseguenze. La Rete, da sempre, chiede una normativa che non guardi solo al gettito per lo Stato, ma contempli la fatica di chi subisce la patologia. Ci sono organizzazioni mafiose infiltrate nel settore del gioco, l’ISS sottolinea le patologie da dipendenza, esistono studi che dimostrano che la patologia colpisce persone già fragili e problematiche con disponibilità economiche molto basse.

Sono necessari limiti di accesso ai giochi e del tempo al gioco, l’utilizzo della tessera sanitaria, maggiore attenzione alle mafie che si infiltrano nel settore. Esiste una collaborazione con associazioni religiose a supporto delle persone. Si può prendere ad esempio quanto fatto con il divieto del fumo per il gioco, evitare la pubblicità del gioco, ridurre i punti gioco, fare informazione a chi non ha gli strumenti per capire il danno psicologico e sanitario nel quale può cadere. Il gettito per lo Stato è passato negli anni dal 28% all’8%, ma a chi fa gioco avere un sistema come quello attuale?”.

Lo ha affermato Don Armando Zappolini partecipando in audizione al Senato in merito alla discussione sullo schema di decreto per il riordino del gioco online. L’associazione ha quindi depisitato una memoria in Commissione.

PressGiochi