23 Novembre 2024 - 00:59

Nel 2022 l’Erario incassa dai giochi 11,22 mld di euro (+33,40 % sul 2021)

Le entrate erariali del settore Giochi, che costituiscono l’ammontare totale dell’imposizione fiscale e del differenziale residuale tra Raccolta, Aggi e Vincite dei giochi che entrano nelle casse pubbliche, sono pari

10 Gennaio 2024

Le entrate erariali del settore Giochi, che costituiscono l’ammontare totale dell’imposizione fiscale e del differenziale residuale tra Raccolta, Aggi e Vincite dei giochi che entrano nelle casse pubbliche, sono pari a 11,22 miliardi di euro per il 2022. Il risultato è aumentato del 33,40 per cento rispetto al 2021 quando erano 8,41 mld.

Come riporta il Libro Blu ADM 2022 pubblicato oggi, la tassazione del gioco in Italia non è uniforme per le diverse tipologie di gioco. Per alcuni giochi è prevista l’applicazione di imposte, per altri l’imposizione di un prelievo, o la destinazione a favore dell’Erario di un utile residuale, di natura extra-tributaria (“gettito o utile erariale”).

Per quanto riguarda le diverse forme di tassazione, per i giochi in “monoconcessione” (Lotto, Lotterie, Enalotto) si applica un modello ad utile o prelievo erariale: l’introito per lo Stato è costituito dall’ammontare della Raccolta, detratti gli “Aggi” per i concessionari e per i rivenditori e le Vincite. Ciò che resta (appunto l’utile) viene destinato all’Erario.

Per i giochi in pluriconcessione (Scommesse, Apparecchi, Gioco on-line), invece, i concessionari non hanno diritto ad “Aggi” calcolati sul volume di gioco effettuato, eccetto che per i Giochi sportivi e ippici a totalizzatore, con esclusione dell’Ippica d’agenzia e per il gioco del Bingo di sala. L’utile dei concessionari (comprensivo di quello della filiera) è dato dalla differenza tra i ricavi e i costi (tra i quali si annoverano anche le vincite), con pieno rischio d’impresa a proprio carico.

Lo Stato incassa un prelievo che, come detto, può essere commisurato al margine (differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte), ovvero alla “Raccolta”.

 

Nella Tabella III.12 che segue sono indicate le misure della tassazione e la percentuale minima di vincite che deve essere restituita ai giocatori (payout).

 

Il risultato del comparto del gioco legale in Italia viene misurato attraverso le seguenti dimensioni:

  • Raccolta: è l’ammontare complessivo delle puntate effettuate dalla collettività dei giocatori,
  • Vincite: è il totale delle somme vinte dai giocatori,
  • Spesa: corrisponde all’effettiva perdita dei giocatori. È data dalla differenza tra Raccolta e Vincite. Corrisponde, inoltre, al “Ricavo” della filiera (al lordo delle somme destinate all’Erario),
  • Erario: costituisce l’ammontare derivante dall’imposizione fiscale e dal differenziale tra Raccolta, Aggi e Vincite dei giochi che entra nelle casse pubbliche.

Nel 2022, il settore Giochi conferma il trend positivo già avviato nel 2021. Si registra un incremento di tutte le dimensioni di gioco rispetto all’annualità precedente: 22,39 per cento per la Raccolta, 20,91 per cento per le Vincite, 31,56 per cento per la Spesa e 33,40 per cento per III.

L’abbandono delle restrizioni che hanno caratterizzato gli anni pandemici ha dato una spinta propulsiva alla ripartenza dell’intero settore dei Giochi.

In particolare, l’incremento del dato relativo alla raccolta è riconducibile ad un ritorno alle postazioni di gioco fisiche.

Tra il 2021 e il 2022 il rapporto tra Vincite e Raccolta è di poco diminuito passando dall’86,08 per cento del 2021 all’85,03 per cento del 2022. Tale dato è giustificato da un ritorno degli utenti al gioco fisico degli apparecchi da intrattenimento con payout meno remunerativi rispetto ad altre tipologie di gioco.

Il rapporto tra Erario e Raccolta è invece aumentato dal 7,56 per cento registrato nel 2021 all’8,24 per cento del 2022, dato sul quale incide un netto ritorno all’utilizzo degli apparecchi da intrattenimento, assoggettati ad un maggior prelievo erariale.

III.3.4.2 Contributo all’erario delle varie tipologie di gioco

Analizzando il contributo all’Erario delle diverse tipologie di gioco fisico e a distanza, nel 2022, si evidenzia come il settore degli apparecchi da intrattenimento (AWP, VLT e Comma 7) rappresenti il 54,77 per cento degli introiti statali provenienti dal settore.

Seguono i Giochi numerici e le Lotterie che rappresentano il 31,98 per cento del gettito erario per la parte Giochi e ricomprendono al loro interno i “Giochi numerici a totalizzatore”, le “Lotterie”, il “Lotto” e gli altri giochi numerici a quota fissa (“10 e Lotto” e “Million Day”). All’interno di questa categoria, il 46,64 per cento dell’erario è attribuibile alle “Lotterie”, il 32,92 per cento dal “Lotto” e il 20,44 per cento dai “Giochi numerici a totalizzatore”.

Le Scommesse rappresentano il 6,07 per cento del contributo all’erario e al loro interno il 96,64 per cento del totale è rappresentato dal “Gioco a base sportiva”, seguito dal “Gioco a base ippica” (2,83 per cento) e dal “Betting Exchange” (0,53 per cento).

Il restante 7,18 per cento è attribuibile ai “Giochi di abilità a distanza” per un 74,47 per cento e al “Bingo” per il 25,53 per cento.

 

 

 

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