Corte dei Conti su Nadef. La contrazione delle entrate dai giochi è solo apparente

“È solo apparente, invece, la contrazione delle entrate complessivamente relative ai giochi, frutto della nuova classificazione che include i proventi del lotto tra le entrate extratributarie anziché tra quelle tributarie.

In proposito, può essere opportuno ricordare che, dal 2023, nel bilancio dello Stato le entrate relative al gioco del lotto sono considerate entrate extratributarie (mentre fino al 2022 erano incluse tra le imposte indirette); per converso, le ritenute sulle relative vincite sono computate tra le imposte dirette dal 2023 (mentre fino al 2022 erano incluse tra le entrate extratributarie)”.

E’ quanto si legge nella memoria presentata dalla Corte di Conti al Nota di aggiornamento del DEF a cui sta lavorando il Parlamento.

Come riporta la Corte “In termini nominali, l’aumento delle entrate tributarie previsto per il 2023 era quantificato nel documento di aprile in 31.564 milioni, principalmente sulla base dell’ipotizzato miglioramento delle variabili macroeconomiche, con positivo effetto sul gettito, e della cessazione delle misure di riduzione del costo dell’energia. Con la Nota di aggiornamento, la stima è stata sostanzialmente confermata in 31.739 milioni.

Per le imposte dirette, in particolare, l’incremento atteso era stimato in 4.763 milioni, mentre per le imposte indirette l’aumento era previsto in 26.602 milioni (soprattutto in conseguenza del ripristino delle aliquote ordinarie di accisa sui prodotti energetici). Con la NaDEF, la situazione previsionale è fortemente mutata per un effetto di ricomposizione interna dell’aggregato: per le dirette si stima ora un aumento di 18.199 milioni, mentre per le indirette la previsione è scesa a 13.628”.

PressGiochi