22 Novembre 2024 - 20:15

Respinto il ricorso IGT sulla gestione della National Lottery

L’ Alta Corte di Inghilterra e Galles ha chiuso la controversia avviata da International Game Technology (IGT) in merito all’imminente transizione della licenza della Lotteria Nazionale. Occorre ricordare che IGT

01 Agosto 2023

L’ Alta Corte di Inghilterra e Galles ha chiuso la controversia avviata da International Game Technology (IGT) in merito all’imminente transizione della licenza della Lotteria Nazionale.

Occorre ricordare che IGT e l’operatore uscente della lotteria nazionale Camelot UK, avevano entrambi presentato reclami contro la decisione della UK Gambling Commission (UKGC) di rilasciare la nuova licenza decennale ad Allwyn nel settembre 2021, che scatterà nel febbraio 2024.

Entrambe le richieste erano state ritirate nel settembre 2022, ma IGT ha lanciato una nuova sfida legale contro la decisione dell’UKGC a gennaio, chiedendo danni fino a 600 milioni di sterline in quanto fornitore a lungo termine di soluzioni per lotterie a Camelot.

Nel caso di Camelot, la società è stata successivamente acquisita dalla stessa Allwyn.

IGT invece non si è data per vinta ed è giunta a sostenere che l’UKGC stesse violando la Sezione 1 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU), nonché la legge sui diritti umani (HRA) dell’Unione europea (UE), in quanto a suo avviso sarebbe messo a rischio il fondo che la National Lottery raccoglie annualmente per finalità benefiche (1,9 miliardi di sterline nel 2022).

La cosa non è piaciuta per niente né alla UKGC né a tanti esponenti parlamentari, tra cui Sally-Ann Hart e Ben Bradley, che hanno già criticato IGT per il suo velato tentativo di salvare la sua stabilità commerciale, definendo la manovra inaccettabile e sottolineando anche l’evidente errore commesso dal gigante internazionale delle lotterie: Allwyn, infatti, prevede anch’essa la creazione di un fondo per destinare parte degli incassi della National Lottery ad iniziative sociali.

La storia finisce qua. Ma è evidente che qualcosa non torna, perché appare strano che un gruppo come la IGT si sia lanciato in una battaglia legale senza speranza, fino al punto da attirarsi tante inimicizie. Forse all’inizio non era molto chiaro se e quanto l’operatore ceco intendesse offrire quel tipo di contribuzioni; oppure è anche possibile che il bando di gara non avesse esplicitato nella dovuta maniera la questione.

 

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