15 Gennaio 2025 - 18:34

Lodi. L’ordinanza sui limiti orari alle slot scatena gli esercenti

Bocciata dagli esercenti lodigiani la proposta del Comune di limitare l’utilizzo delle slot machine in determinate fasce orarie. L’ordinanza del sindaco è ancora in fase di studio, ma è già al

01 Ottobre 2015

Bocciata dagli esercenti lodigiani la proposta del Comune di limitare l’utilizzo delle slot machine in determinate fasce orarie. L’ordinanza del sindaco è ancora in fase di studio, ma è già al centro di polemiche. La «stretta» al gioco d’azzardo del Broletto dovrebbe entrare in vigore nel giro di poche settimane. L’ok del Consiglio comunale di lunedì scorso al regolamento che limita l’installazione di slot machine nei bar e la nascita di nuove sale gioco in città, ha suscitato una pioggia di critiche da parte dei commercianti.

 

«L’Amministrazione comunale non ha tenuto conto del parere dei titolari delle attività – attacca Ingrid Marchesi del Laus Caffè in via San Bassiano –. Ho letto il regolamento approvato l’altra sera in Consiglio. Le sale da gioco e gli esercizi che già detengono apparecchi per il gioco, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore delle nuove norme devono conformarsi alle prescrizioni. Dovrò presentare una certificazione al Comune. Aspetto anche l’ordinanza del sindaco. Slot machine a tempo? Per me sarebbe un disastro». Già definite le linee guida dell’ordinanza comunale. Le macchinette dovranno essere spente in due fasce: una mattutina e l’altra pomeridiana (almeno fino alle 18). Le sanzioni per i trasgressori? Un salasso. Le multe potranno raggiungere anche i 500 euro.

 

«Un regolamento inutile per la città – commenta Roberto Santi, titolare del bar Zanzibar in via Nino dall’Oro –. Dovrebbe occuparsi della questione lo Stato». Da gennaio 2015 ogni commerciante che ha scelto di installare almeno una macchinetta nel proprio locale è costretto a versare nelle casse statali una tassa fissa di 56 euro al mese. Per questo, la proposta comunale di bloccare in determinate fasce orarie l’utilizzo delle slot machine non convince nessuno tra gli esercenti. «Ogni giorno diversi clienti spendono circa 20 euro alle macchinette – spiega Massimo Cremonesi del Roxy Bar in via Fascetti -. Una norma del genere sarebbe davvero un problema per me». Dello stesso parere anche Maria Collura del Re Matto Caffè in via Volturno: «Ho solo una macchinetta nel mio locale – spiega -. Non faccio grandi affari. A questo punto sarebbe più economico per me eliminarla dalla mia attività». «Regolamento da rivedere» per Stefano Troiano del bar La Gatta in corso Mazzini. «Ci sono sempre meno persone che giocano – spiega –. In questo modo a pagare sono solo i commercianti. Serve un regolamento più giusto».

 

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