“Questa è l’ultima occasione. Siamo fermi al decreto Balduzzi. In un mercato che non è riuscito a trovare un modello di certezze, abbiamo lasciato che per 10 anni Regioni e
“Questa è l’ultima occasione. Siamo fermi al decreto Balduzzi. In un mercato che non è riuscito a trovare un modello di certezze, abbiamo lasciato che per 10 anni Regioni e Comuni facessero provvedimenti che con tutta probabilità si sono rivelati del tutto inefficaci”.
Alfonso Celotto, docente di Diritto costituzionale all’Università di Roma Tre, ha concluso così i lavori dell’incontro organizzato da I-COM, Istituto per la competitività, su “La regolamentazione del settore dei giochi: stato dell’arte e scenari futuri”, che si è svolto questa mattina a Roma.
Il compito assegnato dalla delega fiscale è di conciliare le esigenze di salute, ordine pubblico, erario, libertà personale e libertà delle imprese. E il fulcro è dato dalla formazione: le leggi non bastano se non c’è consapevolezza. Che è data proprio dalla formazione.
“Quello del digitale, poi, è un problema cruciale” ha aggiunto “che a mio avviso è sottostimato. Anche perché è un mercato poco visibile, quindi poco conosciuto. E nella Costituzione ci sono gli spazi per una normativa organica, dato che Fisco e ordine pubblico sono entrambi materia di competenza dello Stato. Ma c’è una parte della delega che va ancora costruita: quella del mondo digitale, dell’on line. E a quel punto, il distanziometro non serve davvero più”.
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