C’è assoluta urgenza di un riordino a causa della presenza dei distanziometri che hanno impedito di arrivare alle procedure selettive per il rilascio delle concessioni. Ad affermarlo Emmanuele Cangianelli, EGP
C’è assoluta urgenza di un riordino a causa della presenza dei distanziometri che hanno impedito di arrivare alle procedure selettive per il rilascio delle concessioni.
Ad affermarlo Emmanuele Cangianelli, EGP FIPE intervenendo durante le audizioni alla Camera sulla Delega fiscale che all’articolo 13 contiene il riordino dei giochi pubblici.
“Nei punti fisici c’è anche stato un avvicinamento verso i servizi di gioco online che non è puntualmente regolamentato generando problemi di certezza del diritto per gli operatori. Non abbiamo filtri funzionali all’accesso nelle sale, la tessera sanitaria era stata introdotta per prevenire il gioco minorile ma opera oggi in luoghi nei quali è vietato l’accesso ai minori, quindi non ha dimostrato efficacia. Come non sono efficaci i sistemi di formazione degli operatori richiamati in molte leggi regionali ma che non rappresentano certificazione valida. Infine, il contesto si completa con l’impossibilità di rinnovare le gare.
Ciò che va già bene sono i sistemi di autoesclusione dei punti vendita a partire dalle sale specializzate.
Sul tema della qualificazione degli operatori di gioco potremmo pensare al registro unico degli operatori che permette più chiarezza anche a livello autorizzatorio oltre che un sistema di formazione nazionale degli operatori che possa garantire un livello di apprendimento volto a riconoscere le dipendenze del consumo patologico con un sistema certificato quindi anche qualificante per l’offerta. Il sistema già in essere per i tabacchi può essere un esempio.
Occorre pensare una maggiore digitalizzazione dei punti vendita, in vista dei nuovi bandi, per le cartelle del bingo o alle ricevute dei giochi numerici.
Sul fronte fiscale, dovremmo focalizzarci sull’evoluzione delle basi imponibili di alcuni giochi che dovrebbero passare ad una imposizione sul mergine per gli apparecchi e per il bingo che consentirebbe anche un recupero del payout rendendo migliore la competizione tra i prodotti di gioco e la competitività dei prodotti legali rispetto all’offerta illegale.
Dovrebbe essere formulata meglio la materia della concorrenza e dei tetti di concentrazione che è scritta in modo sintetico e tiene conto solo dei canali fisici e la regolamentazione dei sistemi di pagamenti online nei punti vendita fisici, la disciplina può assicurare soluzioni che unirebbero gli interessi ad usare il contante e la sua digitalizzazione verso il gioco online.
La materia essendo così tecnica richiede certamente tavoli tecnici con le autorità di settore, ADM, nei quali le categorie del settore possono contribuire a raggiungere rapidamente le soluzioni migliori” ha concluso Cangianelli.
PressGiochi
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