23 Novembre 2024 - 23:51

OCSI23. Carboni (Egla): “Il betting non è un mercato per soli operatori online, ma per operatori multichannel” – VIDEO

“La pandemia ha favorito prevalentemente gli operatori multichannel e i PVR. Non gli altri. Il mercato italiano è caratterizzato dalla presenza di pochi grandi operatori e non è un mercato

04 Maggio 2023

“La pandemia ha favorito prevalentemente gli operatori multichannel e i PVR. Non gli altri. Il mercato italiano è caratterizzato dalla presenza di pochi grandi operatori e non è un mercato adatto ai soli operatori online. Il betting è un mercato per operatori multichannel che hanno la propria attività a terra e online. L’esclusione dei piccoli operatori, dovuta anche alle difficoltà derivate dal divieto di pubblicità ai giochi, potrebbe favorire il mercato illegale”.

Lo ha dichiarato Giovanni Carboni scattando una fotografia del mercato italiano in apertura dell’Online Casino Summit Italia che si sta tenendo oggi a Roma.

“Il modello italiano basato sul sistema concessorio autorizzatorio nella prossima opera di riordino verrà confermato ma per l’online le licenze che verranno rinnovate, secondi quanto stabilito dalla legge di bilancio 2020, non saranno 120 ma solo 40.

Assumendo che il mercato cresca con un tasso del 10% l’anno il GGR dal gioco online tra il 2025-2033 raggiungerà i 70 mld di euro.

Infine non possiamo escludere un aumento della tassazione sul gioco online. Il secondo importante cambiamento che potrebbe arrivare in futuro è legato alla riorganizzazione del mercato. Il settore terrestre, fortemente legato all’online, necessita di maggiori certezze sulla collocazione territoriale delle sale giochi.

Nella prossima opera di riordino, il Governo dovrebbe valutare alcuni importanti cambiamenti, come ad esempio una revisione al divieto di pubblicità e sponsorizzazione dei giochi e una consistente regolazione degli operatori legati alla filiera dell’online.

Per le aspettative di medio lungo termine, successivamente ai bandi di gara, si attende un significante cambiamento della struttura dell’offerta con la riduzione delle licenze; la polarizzazione degli operatori divisi tra grandi players e piccoli operatori uniti in consorzi; un possibile aumento della tassazione; il potenziale aumento dell’offerta illegale.

Si attendono – conclude Carboni – anche modifiche alle attitudini dei giocatori che saranno spinti sempre più verso l’offerta digitale e l’accesso al gambling anche da parte delle nuove generazioni di giocatori”.

PressGiochi

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