22 Dicembre 2024 - 12:18

Donne protagoniste del futuro nel gaming e nel mondo, ma serve un cambiamento anche culturale

Si è tenuto a Roma questo pomeriggio presso il Senato della Repubblica il convegno dal titolo “Donne & futuro: Parità di genere per aziende eque e sostenibili” organizzato da astro4her

18 Aprile 2023

Si è tenuto a Roma questo pomeriggio presso il Senato della Repubblica il convegno dal titolo “Donne & futuro: Parità di genere per aziende eque e sostenibili” organizzato da astro4her e ospitato dal senatore Alberto Balboni (FdI).

L’evento ha visto tra gli ospiti l’on. Andrea De Bertoldi (FdI), l’on. Tiziana Nisini (Lega), l’on. Giusy Versace (Azione) e l’on. Benedetta Fiorini (Lega) per la parte politica. Presenti l’avv. Matilde Tariciotti, la commercialista Claudia Porchietto, Valentina Picca Bianchi del comitato Impresa Donna MISE e tante altre esponenti del mondo associativo ed imprenditoriale femminile italiano.

Ad aprire i lavori, l’on. Andrea De Bertoldi. “La donna – ha detto – è un plusvalore nel nostro Sistema Italia. Lo siete a livello politico, pensiamo il nostro leader, Giorgia Meloni, che ha scelto di farsi chiamare ‘il Presidente’ per ricordare a tutti che ricopre questo ruolo non per il fatto di essere una donna ma perché ha le qualità di una donna. La donna non ha bisogno di privilegi perché è donna, ma ha bisogno di tutele perché spesso fatica ad affermare la sua parità nei confronti degli uomini dal punto di vista delle retribuzioni, delle qualifiche o magari per le caratteristiche del suo ruolo sociale.

Dobbiamo diminuire il divario tra uomo e donna e creare le condizioni affinché le donne mamme lavoratrici possano contare su condizioni di lavoro simili a quelle degli uomini.

Le donne impegnate nel gioco legale, ad esempio, hanno vissuto grossi problemi durante la pandemia, problemi che riguardano le aziende per le quali esse operano. Pensiamo ai problemi tra gioco legale e banche che chiudono i conti agli operatori. E’ un tema sul quale mi sono confrontato con il settore e anche con quelle colleghe che hanno stazionato per mesi sotto le Camere del Parlamento durante la pandemia. In quei casi, ricordo proprio tante donne rispetto ai colleghi uomini. Avete la mia solidarietà. Spero che la vostra affermazione sia un plusvalore per per le vostre imprese e per il sistema paese, così come sta facendo il nostro Presidente Giorgia Meloni”.

“Le norme servono solo quando non si riesce ad arrivare ad alcuni progressi in maniera naturale – ha evidenziato Claudia Porchietto -. In molti paesi europei questo processo è stato più avanzato. In Italia siamo molto indietro. In questo momento il PNRR ha dato un segnale molto importante per superare le differenze di genere. Il percorso per favorire le donne deve vederci usare gli strumenti che ci sono per favorire questa naturale evoluzione”.

Ma come l’Italia, sono molti i Paesi che devono lavorare a questa evoluzione, secondo l’on. Giusy Versace: “Abbiamo il dovere di tenere accesi i riflettori su un tema prioritario come questo. A livello globale non tutti gli stati si sono adoperati per questa parità di genere e l’Italia non è così isolata. Dal punto di vista legislativo sono state fatte molte cose ma ancora tante vanno fatte.

Ma non tutto può passare attraverso una norma. Serve un cambiamento culturale.

Essendo una Versace, ho sempre dovuto lavorare tanto per dimostrare il mio valore e la fatica che c’era dietro i risultati che ottenevo. 18 anni fa quando ho avuto l’incidente nel quale ho perduto le gambe, al mio rientro al lavoro ho dovuto di nuovo sgomitare per riaffermare le mie qualità professionali. Ho subito mobbing per un anno. Oggi penso a quante donne con disabilità vengono discriminate sia come donne che come disabili. Anche io, con il mio background, ho trovato discriminazione da parte dei manager mie pari.

C’è una fetta importante di donne che chiede la possibilità di dimostrare le proprie qualità e il lavoro è il primo strumento che ci permette di avere questa opportunità. Lavoro e digitalizzazione devono andare di pari passo. Ma dobbiamo tanto lavorare dal punto di vista culturale. Dobbiamo trovare esempi virtuosi che ci aiutino a credere che migliorare e cambiare è possibile. Oggi forse la politica si affretta troppo a comunicare ma non ad informare”.

“Seguo da anni il settore del gioco – ha esordito l’esponente della Lega Benedetta Fiorini – e ho potuto apprezzare la forza, la dignità e la professionalità delle donne che fanno parte di questo mondo. Non dobbiamo chiuderle in quegli stereotipi che per forza si vorrebbero far passare sul mondo del gioco. Partiamo dal merito, dalla parità. Questo percorso non è solo un tema etico, ma sarà un volano economico. Finalmente questo Governo ha permesso di rompere quel tetto di cristallo con un presidente donna. La meritocrazia deve andare avanti in questo senso per sviluppare indirizzi professionali che aiutino anche le imprese a crescere”.

“La forza delle donne è anche quella di fare quadra – ha affermato l’on. Tiziana Nisini -. Credo che quello che serve è un cambio culturale nel nostro Paese per avere più consapevolezza. Oggi le donne fanno ancora fatica ad affermarsi, perché devono dimostrare di più degli uomini, farsi vedere di più. C’è ancora tanto da fare ma a tutti noi manca informazione per investire sulle donne e sulla loro formazione”.

Durante l’evento si è parlato anche della ‘certificazione e per le pari opportunità’ o parità di genere introdotto negli ultimi mesi e supportato da Governo anche nel PNRR.

Ne ha parlato Enrico Gambardella del Winning Women Institute: “Se vogliamo fare la differenza dobbiamo capire da dove si parte. Abbiamo proposto questo tipo di certificazione alle aziende per stimolare le società ha riflettere sulle modalità di gestire il tema della parità di genere. Attenzione a trattare tutti uguali, le donne sono diverse dagli uomini, così come chi ha disabilità ha esigenze diverse da chi non ne ha. Bene che una donna venga nominata AD nelle prima 50 aziende italiane partecipate, ma ancora dobbiamo fare tanto, perché ne mancano altre 24 per ottenere davvero una parità. Il tema è proprio quello di creare pari opportunità. Statisticamente a parità di ruolo, le donne guadagnano molto meno. E’ un tema di business. Oggi la valutazione delle aziende è cambiata, non si valuta più sulle fatture. Oggi è l’innovazione e la diversità, che fa il futuro delle aziende. Il territorio vive di piccole imprese che fanno fatica a capire e dare spazio a questo tipo di certificazione. Le grandi aziende sono poche, quasi 150mila. Le aziende grandi però si stanno svegliando e stanno capendo che questo è un tema molto importante”.

Presente all’evento anche il legale esperto di gaming Matilde Tariciotti che ha spiegato: “La certificazione non è un obbligo per le aziende. E’ una scelta che comporta dei vantaggi rispetto a chi non ce l’ha. Pensiamo alle gare di appalto: il Codice prevede che le aziende certificate abbiano un punteggio premiante; permette di accedere a sgravi contributivi posti dal 2023 a regime, sostenuti da un fondo anche di 50 milioni annui da parte del Governo. Il legislatore può dare un impulso verso la parità di genere ma a questo obiettivo devono contribuire le pubbliche amministrazioni, che devono proporre misure anche interne volte alle imprese. Infine, la misura può avere anche effetti benefici di riflesso. Una azienda certificata sarà attenta a scegliere fornitori che rispecchino i principi dell’azienda stessa” ha concluso.

 

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