23 Novembre 2024 - 21:59

Piccolotti (AVS): “Come verrà modificato il divieto di pubblicità delle scommesse sportive?”

In un’intervista pubblicata sul corriere.it del 12 dicembre 2022, il Ministro per lo Sport ha dichiarato che intende affrontare il tema del «diritto alle scommesse», affermando testualmente: «È irrituale che

29 Marzo 2023

In un’intervista pubblicata sul corriere.it del 12 dicembre 2022, il Ministro per lo Sport ha dichiarato che intende affrontare il tema del «diritto alle scommesse», affermando testualmente: «È irrituale che l’organizzatore dell’evento non abbia alcun beneficio, rispetto a una catena che parte proprio grazie ai suoi investimenti. Stiamo lavorando per rendere nuovamente legali pubblicità e sponsorizzazioni delle aziende del betting, anche per tutelare il gioco legale e responsabile».

Ad affermarlo alla Camera dai deputati è l’onorevole di Alleanza Verdi e Sinistra Elisabetta Piccolotti che ha presentato una interrogazione al Ministro per lo sport e i giovani.

“Il cosiddetto «Decreto Dignità» – si legge – ha introdotto in Italia, dal 2018, il divieto di ogni forma di pubblicità, anche indiretta, e di sponsorizzazione delle aziende di gioco o promozione relativa al gioco scommesse all’interno di manifestazioni sportive, trasmissioni televisive o radiofoniche e stampa, estendendosi fino al divieto di sponsorizzazione di eventi sportivi;

con le suddette misure il decreto intende combattere nello specifico la ludopatia, ovvero la dipendenza da gioco d’azzardo;

dagli studi condotti dai promotori della campagna nazionale «Mettiamoci in gioco» emerge come il gioco d’azzardo abbia avuto negli ultimi anni uno sviluppo enorme nel nostro paese generando circa 108 miliardi di euro di fatturato annuo, ricavato da lotterie, slot machines, videolottery, scommesse e giochi d’azzardo di natura sempre più varia che in questi anni sono stati immessi sul mercato;

di conseguenza, la platea dei giocatori si è allargata notevolmente e ormai anche giovani, casalinghe, pensionati, disoccupati costituiscono nuove fasce da catturare e fidelizzare;

molte inchieste della magistratura e alcune indagini economiche evidenziano non solo che il business del gioco d’azzardo costituisce un interesse specifico di infiltrazione delle grandi organizzazioni criminali, ma che l’espansione del gioco d’azzardo legale alimenta a sua volta il gioco d’azzardo illegale, senza considerare il nesso molto stretto che esiste tra gioco d’azzardo e usura;

il problema del gioco d’azzardo, grazie anche a «Mettiamoci in gioco» e alle altre campagne presenti nel Paese, è all’attenzione dell’opinione pubblica e, a parere dell’interrogante, sarebbe un errore rendere nuovamente legali pubblicità e sponsorizzazioni delle aziende del betting invece di continuare ad interrogarsi su come proteggere davvero e maggiormente le persone più fragili diminuendo l’offerta di gioco d’azzardo nel nostro Paese”.

Piccolotti ha quindi chiesto di sapere “quali iniziative il Ministero intenda adottare per rivedere l’attuale normativa sulla pubblicità e le sponsorizzazioni delle società di scommesse sportive”.

PressGiochi

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